Più che altro a questo giro servirà lavorare sulla mente di Zlatan, convincerlo in qualche modo ad accettare una realtà in questo momento non vincente ma capace, con lui e Mihajlovic, di costruire una storia unica e irripetibile, pur senza trofei. Parliamoci chiaro, Ibrahimovic al Bologna - lautamente pagato come ingaggio - per aiutare l'amico Mihajlovic malato di leucemia, sarebbe una favola immortale, una storia leggendaria da ricordare ai posteri. Certo, Ibra alla Gazzetta ha parlato di trofei, di rientro in Italia per lottare per lo Scudetto, ma temo gli sia impossibile. Juve e Inter non lo prenderebbero, il Napoli e le altre stanno andando incontro a una stagione che al massimo può portare una qualificazione in Champions e poco altro, di fatto i trofei sono una chimera a meno che non si pensi ad una Coppa Italia. E per uno come Ibra, piuttosto che navigare senza sussulti, non sarebbe meglio la costruzione di una storia unica, fatta di amicizia e malattia, di favola e dolore, di mito e leggenda? Forse sì...
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