Non mi sottrarrò alle pernacchie, doverose, per un post che ho scritto su Facebook, anche scaramanticamente, all'intervallo. Vedevo un Bologna incapace di avere quell'intensità necessaria per tenere testa a una big e l'andazzo di questo avvio di stagione stava disegnando una squadra un gradino sotto a ciò che serve per poter fare punti con le prime otto. Ma poi il calcio è bello perché cambia le cose in un amen, spariglia i valori delle rose di Transfermarkt, toglie di mezzo ogni tipo di previsione e pronostico ridando allo spettatore la sceneggiatura che non si aspetta. Così è successo. Impensabile ipotizzare una rimonta del genere, soprattutto pensare all'ingresso non programmato di Paz che poi si è rivelato vincente. E' il bello del calcio, è l'emozione che prende il sopravvento sulla razionalità e i valori consolidati. E' tutto ciò che ci tiene attaccati ai televisori anche se è quarant'anni che non vinciamo un trofeo (Intertoto a parte).
lo spunto