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Bologna, dov’eri finito?

Manuel Minguzzi

Il futuro del Bologna è ora difficile da ipotizzare, con un campionato che non ha molto da dire classifica alla mano, ma può essere tarato su cosa si deve o non si deve fare. A San Siro si è vista bene la strada da perseguire, che va oltre la tattica e i moduli, ed è quella del carattere, della intensità, della lotta, della grinta, dell'onore nel difendere i colori che si indossano. Aspetti a volte mancati, un po' per inesperienza, un po' per una schiera di giovani che tanto hanno da imparare e che non sempre percepiscono cosa significhi parte di una squadra di Serie A. Bisognerebbe ripartire da qui, dalle sensazioni maturate in campo mentre si portava a casa un punto che non conta per i 34 ora raggiunti ma per la consapevolezza necessaria ad alzare il livello. Ovviamente non per fare i famosi 52 che nemmeno quest'anno raggiungeremo, ma per capire da dove ripartire per far sì che i tifosi possano di nuovo identificarsi con questa squadra e ripartire, l'anno prossimo, con un progetto sportivo maggiormente chiaro.