Motta lancia a sorpresa De Silvestri titolare al posto di Posch, davanti ancora panchina per Orsolini, gioca Ndoye. Nel Verona Bonazzoli prima punta con Duda e Ngonge a supporto. E’ un primo tempo difficile per il Bologna al cospetto di un Verona pimpante, forse più in palla fisicamente, e ben organizzato da Baroni che inibisce la manovra rossoblù costringendo spesso ad un lancio lungo preda dei difensori. L’area del Bologna traballa in avvio, prima con un destro di Hongla dalla distanza, poi con un erroraccio di Freuler che consegna palla a Bonazzoli ma Aebischer salva tutto. Non c’è traccia della fluida manovra che ha contraddistinto spesso il Bologna di Motta e in più il Verona appare più sveglio sulle palle vaganti: ne esce un match molto fisico e meno tecnico, cioè maggiormente sul piano gialloblù. Solo dal ventesimo in avanti gli ospiti entrano parzialmente in partita con un destro dalla distanza di Ndoye che dà la sveglia. Ma poco dopo segna il Verona, fortunatamente in offside. Il corner nasce da una dormita generale dei rossoblù, poi stacco di Folorunsho per il miracolo di Skorupski e il gol di Hien, ma c’è Bonazzoli in fuorigioco. Nel complesso il Bologna è in difficoltà e soffre, ma costringe ugualmente Montipò al miracolo quando Karlsson spara un destro dalla distanza che solo un prodigioso intervento riesce a sventare. Sfortuna invece per Doig che cade male su un contrasto aereo con De Silvestri ed è costretto ad uscire per un problema alla caviglia. Dentro Lazovic. Non entra in area la squadra di Motta, quasi mai, nemmeno con i cross, così ci prova ancora dalla distanza, stavolta con Beukema, ma la palla sibila di poco alta. Ai punti meglio il Verona, tuttavia Montipò è stato decisivo.
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