mercato

Un bel mercato

Manuel Minguzzi

In conclusione, a mio giudizio, non ci sono particolari appunti da sottolineare per questa sessione di mercato. Il Bologna ha fatto tanto all'inizio, si è preso una pausa di riflessione a metà e ha chiuso forte nel finale (dentro Medel e il talentuoso Dominguez). Tutti gli innesti sembrano funzionali alla causa, perché la base su cui tarare tutto non è solo il nome del giocatore preso bensì l'intensità che la squadra riuscirà a mettere in campo. Un Bologna apatico come quello di Verona farà più fatica, quello pimpante visto contro la Spal potrà invece conquistarsi belle soddisfazioni. Ecco perché parlo di mentalità come primo e più importante acquisto. E, lasciatemelo dire, anche la cessione di Pulgar è stata gestita in maniera decorosa. Medel ha un pedigree e un curriculum ad oggi superiore a Erick, anche se il potenziale del nuovo giocatore viola è, proiettandolo sul futuro, migliore. Ma alla fine una cosa mi è parsa strana: davvero il Bologna avrebbe preferito Cuellar, mai visto in Europa, a Medel? Io penso proprio di no. Il pitbull è entrato in orbita Bologna prima che venisse ceduto Pulgar e probabilmente è sempre stato una scelta primaria del Bologna. Oltre a tutto questo, la società ha di fatto sostituito Pulgar prendendo due giocatori, uno subito (Medel), uno a gennaio (Dominguez). Ora la palla passa al campo e la vera vittoria è aver ritrovato un ambiente al Dall'Ara galvanizzato ed entusiasta. Non è bello entrare allo stadio e pensare di poter battere chiunque?

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