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Sognando Ibra, ma il piano B non sarà mai la stessa cosa

Manuel Minguzzi

Ma arriviamo al succo dello Spunto, ovvero il piano B. D'accordo sul fatto che un club di Serie A debba essere lucido nell'allestimento della propria strategia di mercato, se salta per qualsiasi motivo la prima scelta occorre averne una seconda o terza all'altezza. Ma, parliamoci chiaro: cosa potrebbe rappresentare un piano B di Ibrahimovic? Zlatan è tanto, è tutto, un personaggio fuori e dentro dal campo, un giocatore formidabile e un uomo immagine altrettanto fenomenale e qualsiasi altra soluzione non sarebbe mai nemmeno vicina alla prima. Per spiegarci, se il Bologna avesse cercato Ibrahimovic e poi preso come piano B Ribery, avremmo di fronte una alternativa sulla stessa falsariga, diverso il discorso se i nomi in sostituzione allo svedese fossero realmente quelli usciti. Con tutto rispetto, Cutrone, Favilli e Petagna non potranno mai essere un piano B a Ibra, semplicemente rappresenterebbero il piano A di un'altra filosofia, una virata strategica che porterebbe il club da un'altra parte rispetto a Zlatan. Poi certo, se il Bologna chiuderà a gennaio i rapporti con Destro, e Mihajlovic chiederà una punta - con Ibra non disponibile - è lecito guardare al mercato degli attaccanti, ma avremmo di fronte una storia diversa. In sintesi, per una volta sognare è lecito, sperando che stavolta non ci si svegli tutti sudati...

 

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