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Sabatini difende i suoi e porta i colpi immaginifici

Manuel Minguzzi

I toni in alcuni casi sono stati duri, neanche al sottoscritto piacciono le eccessive critiche alla stampa, ma il senso generale della chiacchierata può essere condivisibile. Il nuovo ciclo del Bologna ha avuto il suo embrione un anno fa con l’arrivo di Mihajlovic, ma solo in estate, con il mercato e le dichiarazioni pubbliche, si può considerare partito ufficialmente. Dopo il noioso consolidamento della categoria, ripetuto per quattro anni, da soli cinque mesi il Bologna ha deciso di scalare marce e alzare il livello di ambizione. Il tutto, occorre rimarcarlo, partendo da un decimo posto fittizio nel campionato scorso: 44 punti quasi mai hanno concesso quella posizione a fine stagione, a testimonianza di una annata particolare e straordinaria. Non solo, il nuovo ciclo triennale di attacco all’Europa è partito ad handicap, ovvero con la malattia del tecnico che aveva contribuito a cambiare mentalità a tutta Casteldebole.

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