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La voce di Sabatini

Manuel Minguzzi

I concetti espressi da Walter Sabatini non sono riusciti a convincere totalmente la platea più critica che già considera il nuovo arrivato coinvolto nelle ambizioni al ribasso del Bologna targato Saputo. Si dovrebbe però guardare più in profondità, senza farsi confondere dalle parole romanzate di un esperto dirigente come Sabatini. ‘Operazioni immaginifiche’, ‘faremo due cosine’, ‘cercheremo di non forzare necessariamente l’esborso della proprietà’. Sono tutti concetti che presi superficialmente potrebbero portare ad un indirizzo poco affascinante delle ambizioni del Bologna, ma in realtà sono indicazioni importanti e da prassi. Perché? Semplice: un dirigente ha il compito di acquistare giocatori utili e funzionali facendo spendere il meno possibile alla proprietà, poi è ovvio che non sempre ci si riesce. Difficile sentire dirigenti dire ‘faremo spendere grandi cifre al presidente, solo così si fa mercato’. Per questo motivo dalla chiacchierata di ieri servirebbe leggere tra le righe o estrapolare due importantissimi indizi.

 

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