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Bologna – Che mercato di gennaio sarà?

Manuel Minguzzi

Poi c’è Sinisa Mihajlovic, che più che alla difesa pensa all’attacco. Lo aveva già detto in estate, quando si è trovato a dover scegliere tra una punta e un difensore perché il bilancio del Bologna non permetteva un doppio intervento. In realtà alla fine non è arrivata nessuna delle due pedine, ma a gennaio, considerando il potenziale rientro di Santander solo a marzo, qualcosa presumibilmente verrà fatto. C’è inoltre da considerare che il ropero non è adatto al gioco di Sinisa, opinione ormai acclarata dallo scarso utilizzo prima dell’infortunio.

Ecco allora che le risorse a disposizione, poche o discrete lo vedremo, verranno dirottate su una punta che possa dare fiato a Palacio e lasciare Barrow nella sua posizione di esterno. In fin dei conti è vero che il Bologna ha la dolorosa striscia aperta di 40 partite con gol preso, ma lo è anche il fatto che in attacco è mancato un po’ di cinismo negli ultimi 16 metri, aspetto rimediabile con una punta da area di rigore ma che non disdegni i movimenti ‘alla Palacio’ per aiutare il gioco della squadra. Problema: questo tipo di attaccanti costano e il club non sembra in disposto a fare passi più lunghi della gamba. Si è parlato di Pellegri, il giocatore piace alla dirigenza ed è un vecchio pallino di Sabatini, ma pesano le incognite legate agli infortuni (negli ultimi due anni ha giocato pochissimo) e alle condizioni economiche con cui il Monaco potrebbe lasciarlo partire. Ad ogni modo, il peso specifico dei potenziali interventi di mercato dipenderà anche dalla classifica di gennaio: se il Bologna sarà ancora invischiato in lotte pericolose Saputo dovrebbe allargare maggiormente i cordoni della borsa. Investire qualcosa di più ora per evitare un bagno di sangue poi.

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