lo spunto

Guai a fermarsi adesso

Manuel Minguzzi

I motivi sono tanti. Si parte da quelli psicologici. Banalmente, vincere aiuta a vincere e dare continuità al risultato di Napoli è basilare per arrivare contro il Milan di nuovo con una impronta mentale positiva e serena. Questa è la fase della rinascita e balbettare significherebbe restare in un limbo che non appartiene al Bologna di Mihajlovic. Il mister, tra l'altro, ha chiesto il 200% a tutti e anche le riserve domani sera dovranno dare le loro risposte. Per loro c'è la possibilità di mettersi in mostra, mandare un segnale, cercare di soffiare il posto a qualche titolare. Poi ci sono coloro chiamati a riscattarsi, viene in mente Orsolini sostituito all'intervallo a Napoli. Avendo giocato domenica solo 45 minuti non sembrano esserci rischi per il suo utilizzo a Udine e domani potrebbe preservare ciò che Skov Olsen medita di togliergli. Ultimo ma non meno importante, la competizione. La Coppa Italia va giocata con l'intenzione di andare fino in fondo anche se il tabellone è proibitivo, perché con Mihajlovic in gara secca con la Juve è lecito non sentirsi battuti. Poi i tifosi, che privi della possibilità di giocarsi uno Scudetto possono sperare di andare a Roma per la finale. Un esodo di massa per un trofeo che al Bologna manca da troppo tempo. Per dirla alla Fenucci, nel calcio moderno i club di media fascia per vincere un trofeo hanno come unica possibilità la Coppa Italia. Domani tocca a noi.

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