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E’ un duro lavoro fare i tifosi

Manuel Minguzzi

Poli all'intervallo lo aveva detto 'la partita sarà decisa da episodi'. Uno è andato, vuoi che ne nasca un altro. Certo, perché siamo il Bologna. Palacio cade nei pressi dell'area lanciato a rete, forse c'è una spinta, forse no, anche i replay non chiariscono. Succede altro? Ovvio. Mbaye e Orsolini non addomesticano il possesso sulla propria trequarti e cosa vuoi che accada. Semplice, rigore su Lautaro al novantesimo. Un'altra partita, altri applausi, ancora zero punti. Il Bologna è ormai preda dei propri fantasmi, di un gioco corale ben fatto, di mentalità e coraggio, ma puntualmente di episodi contrari, frutto di errori, disattenzioni e anche sfiga. Sembra una tempesta perfetta. Tifare Bologna è sempre una gioia, ma anche una fatica immensa. Le delizie sono sempre lì a portata di mano ma mai realmente acchiappate. E' un po' come essere Willy il Coyote con Beep Beep. La felicità è a un centimetro, ma non la prendiamo mai.

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