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E’ un duro lavoro fare i tifosi

Bologna ancora cornuto e mazziato, essere tifosi è il mestiere più duro del mondo

Manuel Minguzzi

Ormai è una maledizione cronica e atavica, tifare Bologna. La beffa è sempre dietro l'angolo, che sia una ingenuità, che sia un fallo non fischiato, che sia il Var: il tifoso del Bologna è consapevole che l'essere cornuti e mazziati fa parte dell'ordine del giorno.

I rossoblù confermano il loro coraggio, giocano a viso aperto con l'Inter, fanno la loro parte, rischiano, ma danno l'impressione di essere sempre vivi e svegli in campo. I nerazzurri sanno di poter speculare anche sugli errori degli avversari, ma quando Soriano infila la siringa al 59' c'è sentore di impresa, nonostante Skorupski avesse fino a lì neutralizzato tutto. Il viso di Conte è preoccupato, ci sono segnali incoraggianti. Resta però la vita calcistica del Bologna sempre sul filo del rasoio, un refolo di vento può farti volare giù e spesso è finita in un certo modo. E infatti anche stavolta va così. Mischione in area, il Bologna non riesce a spazzare, Skorupski para ma stavolta Lukaku è in posizione regolare. Da notare che, mentre Palacio a Cagliari è stato fermato per un'unghia in fuorigioco, oggi Lukaku aveva tutti gli organi a posto millimetricamente pari con la spalla di Svanberg. Questione di dettagli.

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