lo spunto

Thiago come Sinisa, corsi e ricorsi storici

Manuel Minguzzi

L'anno solare 2022 di Sinisa fatto di sole 4 vittorie in 24 partite ha fatto pendere l'ago della bilancia verso la sostituzione, sia per ragioni ansiogene, il Bologna aveva una marcia da rischio retrocessione, sia per un concetto sempre caro a Casteldebole: la valorizzazione del parco giocatori. Soprattutto sugli esterni di attacco, dove la rosa è infarcita di giocatori costosi e ancora potenzialmente sgrezzabili, seppur in maniera minore rispetto a 3 anni. I nomi sono quelli di Barrow e Orsolini, i due giocatori più costosi della storia del Bfc. Thiago Motta è stato scelto sia per un deficit di risultati ma anche e soprattutto per ridare al Bologna una identità calcistica smarrita e marcatamente offensiva, proprio per mettere in luce chi, fino a qui, è rimasto in ombra. Il ritorno al tridente davanti appare dunque cosa certa, con buona pace di qualche centrocampista che avrà meno minutaggio - passare dal 3-5-2 al 3-4-3 significa togliere un mediano, reparto dove ci sono sei giocatori in rosa - ma evidentemente a Casteldebole ritengono sia necessario valorizzare il più possibile il potenziale offensivo del Bologna, tornando di fatto a quello che Sinisa ci aveva fatto vedere all'inizio prima di passare ad un approccio più difensivo.