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Senza sapere come (abbiamo perso)

Manuel Minguzzi

La somma di tutto questo ha prodotto un risultato totalmente avulso dal contesto di gara e dal gioco espresso. L'uno a zero non ha rispecchiato il valore delle due squadre e la produzione espressa da esse, nel calcio succede ed è forse anche questo che ci tiene incollati a questo sport. In sintesi, perdere senza sapere come. Che dire, è una partita che sicuramente lascia rabbia, rammarico, ma anche la consapevolezza che il Bologna sia sulla strada giusta come ambizione, filosofia e prospettive. Si gioca a calcio, si mettono sotto gli avversari (di qualsiasi livello) si crea e a volte si distrugge, ed è questo forse l'ultimo passo da compiere. Il Bologna, Mihajlovic, ha ora la necessità di rendere questa bella squadra anche concreta, probabilmente grazie ai nuovi innesti del mercato. Dominguez si è presentato subito bene, Barrow e Ibanez, se arriveranno, potranno inserirsi e completare un bel meccanismo. C'è di che essere fiduciosi. Su Nico chiudiamo questo rammaricato spunto. La prima impressione è buona, ma va contestualizzata. Il talento e la tecnica mi sembrano ormai conclamati, resta l'aspetto tattico. Oggi lo abbiamo visto in un contesto iper offensivo, cioè in una squadra ormai votata all'attacco per provare a pareggiare e ora andrà tarato anche quando gli toccherà la fase difensiva. Su una cosa si può essere d'accordo: i giocatori di classe e talento si vedono subito e lui lo è. E' stata una partita maledetta, ma con questa mentalità ne arriveranno tante altre benedette. Forza Bologna.

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