lo spunto

Salernitana e Spezia scontri diretti? C’è qualcosa che non va

Manuel Minguzzi

L’attenuante, se vogliamo, è relativa al mercato, cioè ad una rosa completata in notevole ritardo rispetto al via del campionato. Il Bologna delle prime tre era profondamente incompleto, un errore, e rimane la speranza che i nuovi innesti possano accendere il motore sperando anche in scelte più funzionali e utili dalla panchina. Ieri il diesse Marco Di Vaio ha ribadito gli obiettivi stagionali, ovvero trovare un posizionamento di classifica diverso dal solito, ma il presente consegna una squadra che avrà di fronte due scontri diretti diversi da quelli che avevamo immaginato a fine 2015 con l’arrivo di Joey Saputo. Dopo otto anni le due partite chiave contro Salernitana e Spezia disegnano un percorso fatto di qualche acuto ma, in sostanza, con poche tracce di salto di qualità, di Bologna grande, o di Bologna di cui essere fieri (salvo qualche eccezione qua e là). Certo, siamo ai vagiti iniziali della stagione e magari siamo troppo pessimisti, tuttavia, per dare il senso dell'attualità, in tanti firmerebbero per un campionato senza rischi e guai dato l'avvio stentato in termini non tanto di risultati ma di prestazioni. Le difficoltà ad alzare il livello, dunque, sono testimoniate dalle attenuanti se un calendario con Lazio e Milan in trasferta induce a concedere qualche alibi. In teoria, quando tutti eravamo entusiasti dell’arrivo della nuova proprietà immaginavamo che all'ottavo anno il Bologna sarebbe andato a giocarsi l’Europa proprio contro quelle squadre che oggi appaiono ancora ingiocabili. In sintesi, nel 2015 si immaginava un futuro con scontri diretti ben diversi da quelli con Salernitana e Spezia.