lo spunto

Manca il centesimo per fare l’euro

Manuel Minguzzi

Cosa sopraggiunga nel momento in cui il Bologna passi da una zona di enorme pressione, lotta promozione, lotta salvezza, quella con Mihajlovic addirittura disperata, ad una tranquilla è difficile da capire, ma si può azzardare qualche ipotesi. Nel momento in cui si attenua la pressione si vive in maniera serena, in cui anche un rendimento da sufficienza stringata viene accettato senza particolari sommosse calcistiche, questo può produrre un rilassamento arginabile solo con la fame e la mentalità giuste. Sono aspetti, questi due, che probabilmente Mihajlovic e Sabatini devono ancora riuscire a trasmettere del tutto all’ambiente. Dall’altro lato c’è la consapevolezza che il Bologna negli ultimi 40 anni non è mai più stato grande, a parte un paio di squilli con Gazzoni, ma in un calcio dominato dalla sette sorelle seppur con costi ridotti rispetto a ora (basti pensare alle cifre con cui il Bfc riuscì ad acquistare il Pallone d’Oro Baggio, oggi impensabile fare altrettanto), e questo può produrre la giustificazione ad una normalizzazione di rendimento attorno a una tranquilla posizione di classifica.

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