© RIPRODUZIONE RISERVATA
E qui arriviamo al mercato. Saputo non può promettere di tenere tutti perché a fronte di certe offerte in termini di ingaggio è dura resistere, ma può promettere un Bologna di alto profilo anche nei prossimi anni, per continuare il percorso fatto in un biennio fantastico. Significa reinvestire con competenza eventuali incassi e ampliare il budget a disposizione dato che i numeri a bilancio lo consentono. La strategia prevede innanzitutto l'acquisto di un centrale forte. Torna molto di moda il nome di Martin Vitik, che il Bologna aveva sfiorato un anno fa ma le tempistiche ristrette nella ricerca di un sostituto portarono lo Sparta Praga a negarsi. E nel frattempo Vitik ha messo a curriculum otto partite di Champions. A centrocampo, arriverà un mediano di spessore che possa alternarsi a Freuler, mentre qualcuno delle seconde linee potrebbe partire, forse El Azzouzi, con Moro a completare il reparto (il croato piace al mister). Da valutare i terzini. Holm, De Silvestri e Miranda rimarranno, poi c'è Calabria, a cui verrà proposto una offerta, e Lykogiannis, che è in scadenza ma fa il suo e non costa tanto. In avanti, c'è l'intenzione di dare fiducia a Dallinga, con Castro che resterà, mentre sul mercato rispunta la pista Ioannidis, su cui il Bologna da mesi ha mantenuto vivi i canali. Cessioni? Dipende. Il gruppo è unito, una famiglia, e prima di andare via tutti ci penseranno bene. Su Lucumi c'è il Barcellona e il colombiano potrebbe essere arrivato a fine ciclo in rossoblù, mentre su Ndoye sarà fondamentale la volontà del giocatore. Il club lo terrebbe senza problemi, come avrebbe fatto con Zirkzee, ma se dovesse esserci la voglia di andare altrove si tratterà. Partendo da cifre alte. Molto alte.