lo spunto

Rinviare l’Europeo unica via: chiudere tutto per uscirne prima

Manuel Minguzzi

In tutto questo c'è il calcio, che gioca in condizioni surreali dove non è già stato fermato. Giocatori che non possono darsi la mano ma poi sputare, sudare e venire a contatto ravvicinato, tifosi che non possono andare allo stadio ma che si radunano per dare forza alla propria squadra, magazzinieri, dirigenti e presidenti che devono cercare di lavorare garantendo la massima tutela verso i calciatori: questo non è più calcio. E' qualcosa di diverso, non è più uno svago gioioso per spettatori o tifosi ma una ulteriore fonte di malinconia e un rischio inutile per i giocatori. L'Atalanta, qualificata ai quarti, non può celebrare la propria gioia e la propria storia assieme al proprio pubblico. L'Italia per prima ha deciso di fermare tutto, ma a ruota sarebbe bene che tutta Europa prendesse atto della situazione.

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