senza categoria

E’ un mercato all’insegna del ‘costa troppo’, a meno che…

Manuel Minguzzi

Questa scelta ovviamente si scontra con gli obiettivi e le ambizioni di un club, senza dimenticare le esigenze di un allenatore. Comprare tanto per comprare non servirebbe a niente in ottica salto di qualità, per cui occorrerà capire realmente dove vorrà arrivare il Bologna nel medio periodo, se cioè sarà presente l'intenzione di avvicinare le posizioni che contano o se invece si rimarrà sul target di sempre che non permette fantastici sogni. Non che ci si debba svenare economicamente, ma tra acquistare qualità e acquistare a basso costo solo per spendere meno c'è differenza, ed è quella tra stare dodicesimi e risalire verso la nobiltà calcistica. L'attuale intelaiatura del Bologna, come ci ha dimostrato Thiago Motta, non è affatto male e andrebbe solo puntellata per disputare una seconda parte di stagione di livello, rimandando poi a giugno eventuali interventi più massicci considerando i giocatori in scadenza di contratto 2023, si potrebbe liberar spazio salariale, e quelli in scadenza 2024, Orso e Dominguez che devono decidere se rinnovare o no. E guarda caso i due puntelli chiesti da Motta sono proprio su quei due ruoli migliorabili a occhio nudo dopo aver visto le prime quindici partite. Come terzino sinistro Cambiaso non è sbocciato e Lykogiannis non è arrivato per fare il titolare, mentre sull'esterno d'attacco Musa Barrow continua a non sprizzare grande energia dai suoi pori e un innesto ridarebbe brio e vivacità alla concorrenza interna.