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Prima (meritata) sconfitta per Donadoni, ma al Toro serve una mano

© FabioFerrari - LaPresse

Nell'ultimo quarto d'ora, i gol di Belotti (che si aiuta con la mano) e Vives regalano al Torino un 2-0 sofferto ma meritato, contro un Bologna bravo a difendersi per quasi tutta la partita, ma incapace di produrre anche solo un tiro in porta.

Marco Francia

Brutto passo indietro del Bologna di Donadoni, che a Torino interrompe a tre la striscia di risultati utili consecutivi. Una prestazione assai negativa quella dei rossoblù, per certi versi assai simile a quella di Firenze e come allora determinata in larga parte dalla forza degli avversari, bravi a imporre il proprio gioco dal primo all'ultimo minuto e a sfruttare nel migliore dei modi le occasioni concesse dalla retroguardia rossoblù. C'è anche lo zampino del direttore di gara, il signor Ghersini, che non vede un netto fallo di mano di Belotti in occasione del primo gol dei granata e che probabilmente nega un rigore al Bologna nella prima frazione di gioco, ma quando una squadra esce dal campo senza concludere nemmeno una volta verso lo specchio, la sconfitta è meritata.

Il Bologna che Donadoni sceglie di mettere in campo è per nove undicesimi lo stesso visto contro la Roma: oltre a Mancosu in campo al posto dello squalificato Destro, il tecnico bergamasco preferisce Rizzo (anziché Mounier) nel ruolo di ala destra. Confermatissimo il pacchetto arretrato composto da Gastaldello, Masina, Rossettini e Maietta, nonostante le non perfette condizioni fisiche degli ultimi due, così come il trio di centrocampo Donsah-Diawara-Brighi. Poche sorprese anche in casa Toro: Ventura schiera i granata con il consueto 3-5-2, scegliendo Belotti come spalla di Quagliarella e affidandosi all'esperienza di Vives in cabina di regia.

Come era lecito attendersi, i ritmi della partita sono blandi sin dai primi minuti. A partire meglio è il Bologna, ma già dal 10' è il Torino a prendere in mano (come solito) il pallino del gioco, senza forzare le situazioni e aspettando che siano gli avversari a concedere qualche spazio. Donadoni lo sa e prepara una partita accorta, di attesa, volta a non prestare il fianco agli avversari e ad attendere il momento giusto per colpire con le ripertenze che il trio Giaccherini-Mancosu-Rizzo può (sulla carta) garantire. Il piano funziona solo a metà, perché se è vero che il Torino si rende pericoloso solo con tiri dalla distanza (con Baselli all'11' e con Vives - sulla traiettoria Quagliarella è in posizione di fuorigioco attivo - al 31') e su palla inattiva (al 29' Quagliarella non riesce a girare in rete su cross di Bruno Peres), non si può negare che la presenza del Bologna in avanti sia pressocché nulla, fatta eccezione per una penetrazione di Mancosu fermata da Molinaro con un intervento al limite (forse oltre) del regolamento all'8' e per una conclusione sporca di Giaccherini al 39'.

Lo stesso Giak è costretto ad alzare bandiera bianca dopo appena otto minuti dall'inizio della ripresa, per gli effetti delle poco affettuose cure che Glik (recidivo dopo il derby di ormai tre anni fa, in cui il polacco venne espulso) gli aveva riservato sul finire di primo tempo. Al suo posto Donadoni sceglie Brienza, ma l'uscita della Pulce di Talla coincide (come in altre occasioni) con la fine di qualsivoglia velleità dei rossoblù dalla metà campo in su. Il Torino invece insiste, ma riesce a vincere la resistenza dell'attenta retroguardia rossoblù al 58', quando il colpo di testa di Quagliarella su cross di Molinaro impatta l'incrocio dei pali a Mirante battuto. Il Bologna, con Acquafresca in campo dal 62' per un abulico (e poco servito) Mancosu, trova un paio di sussulti a cavallo del 70', senza però riuscire a sfruttare (con Brienza e Diawara) un paio di ripartenze potenzialmente pericolose.

Il finale, però, è tutto di marca Toro. Al 71' la conclusione dal limite di Bruno Peres finisce a lato senza impensierire Mirante, ma appena quattro minuti più tardi i granata passano: è il 75' quando Belotti addomestica un po' col petto e un po' col braccio un lancio lungo di Moretti, supera in velocità Maietta e infila sul primo palo Mirante con un rasoterra potente e preciso. I rossoblù protestano per il controllo di palla irregolare del giovane attaccante granata, ma né Ghersini, né i suoi assistenti, né tantomeno il quarto uomo o i giudici di porta ravvedono irregolarità nell'azione che permette al Torino di passare in vantaggio. I padroni di casa non si limitano a controllare, continuando ad attaccare un Bologna incapace di reagire. E così al 92', in pieno recupero, gli uomini di Ventura trovano anche il raddoppio: Maietta, pressato da due avversari, sbaglia l'appoggio a Mirante, servendo involontariamente Vives; il 35enne centrocampista napoletano è bravissimo a superare Mirante e a depositare in rete il non facile pallone del definitivo 2-0. Da segnalare, poco prima del triplice fischio finale di Ghersini, un problema muscolare per lo stesso Maietta, che quasi sicuramente sarà costretto a saltare la partita della prossima settimana contro il Napoli.

Una sfida, quella di domenica prossima alle 12:30, tutt'altro che semplice, in cui il Bologna dovrà tornare a essere lo stesso ammirato nelle ultimo mese e non la squadra sì ordinata, ma troppo timida, vista ieri a Torino. Di certo il rientro di Destro sarà di aiuto, ma il Bologna dovrà essere in grado di aggredire gli avversari dal primo minuto, come fatto nelle partite contro Verona e Roma. L'aveva capito anche Rossi: questa squadra non è in grado di attendere gli avversari e la partita dell'Olimpico ne è stata una nitida dimostrazione.

Il match report e gli highlights di Torino-Bologna