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Mirante è un muro, Giaccherini è un lampo – San Siro è rossoblù

Il 2016 rossoblù inizia nel miglior modo possibile: il Bologna si regala una Epifania da incorniciare, battendo il Milan a domicilio grazie alle parate di Mirante e alla rete messa a segno da Giaccherini nel finale

Marco Francia

Il 2016 rossoblù inizia nel miglior modo possibile: il Bologna si regala una Epifania da incorniciare, espugnando San Siro al termine di una partita ricca di errori e di colpi di scena, vibrante ed emozionante come poche e risolta dalle innumerevoli parate di Mirante e dal gol-vittoria di Giaccherini nei minuti finali del match. Per il Bologna è la quarta vittoria nelle ultime cinque trasferte, un successo che aggiorna l'impressionate ruollino di marcia di Donadoni sulla panchina rossoblù: 5 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte per 16 punti conquistati (alla media di 2 punti a partita) in otto giornate di campionato e il pessimo inizio di stagione è solo un ricordo.

DONADONI SCEGLIE I RIENTRANTI MAIETTA, DIAWARA E GIACCHERINI - Rispetto alla sfortunata partita di fine 2015 contro l'Empoli, Donadoni recupera Maietta e Giaccherini dagli infortuni e Diawara dopo la squalifica per l'espulsione di Genova. Se per gli ultimi due l'impiego non era in dubbio, la scelta di Maietta al posto di Oikonomou è una piccola sorpresa, come del resto lo è l'impiego di Brighi al posto di Donsah nel trio di centrocampo completato dal già citato Diawara e da Taider. Confermata, per il resto, la formazione base, con Rossettini e Masina esterni di difesa e Destro vertice avanzato del consueto 4-3-3 messo in campo di Donadoni.

NIENTE CHIEVO PER MOUNIER E DIAWARA - L'approccio del Bologna è decisamente migliore. Per i primi 20 minuti, il centrocampo del Bologna tiene in mano la partita, grazie al pressing alto di tutta la squadra (Diawara compreso) e alla voglia di vincere messa in campo dagli uomini di Donadoni. L'occasione più nitida la crea al 15' Mounier, che inventa un filtrante alto per Destro, bravo ad anticipare l'uscita di Donnarumma, ma sfortunato - al pari di Giaccherini - nel trovare la tempestiva chiusura di Alex. L'ottimo momento del Bologna finisce al 21', quando Diawara viene giustamente ammonito per un intervento aereo con il gomito troppo alto su Bertolacci; ammonizione pesante quella rimediata dal giovane guineano, non solo per le ripercussioni che avrà sulla partita, ma anche perché lo costringerà - al pari dell'altro diffidato Mounier, ammonito al 12' per simulazione - a saltare la sfida di domenica con il Chievo. Con il cartellino giallo sul groppone, Amadou gioca più contratto, meno sicuro e arretrando di una decina di metri la propria posizione in campo, tanto da rendere lo schieramento del Bologna molto più simile a un 4-1-4-1 che a un 4-3-3 e consegnando le chiavi del centrocampo a Bertolacci e a un nervosissimo Montolivo.

LA FURIA DEL MILAN SBATTE SUL MURO-MIRANTE - Nella seconda metà del primo tempo, il Milan sale di giri e solo uno strepitoso Mirante impedisce al Bologna di capitolare in almeno tre occasioni: la prima al 26', quando l'estremo difensore rossoblù respinge prima un cross di Honda, poi una conclusione ravvicinata di Niang; la seconda al 40', quando sugli sviluppi di una penetrazione centrale di Honda, Bonaventura si vede respingere, con un intervento di puro istinto, un tiro a botta sicura da 5 metri; la terza e ultima nel secondo minuto di recupero, quando Bacca, favorito da un buco di Oikonomou (subentrato da pochi secondi a Maietta, fermato dal riacutizzarsi del problema muscolare ai flessori della coscia destra accusato a Torino), si vede respingere da Mirante una conclusione dal cuore dell'area di rigore. Il duplice fischio di Massa viene salutato dai 2500 tifosi rossoblù presenti al Meazza come una liberazione, perché consente al Bologna di rientrare negli spogliatoi con il risultato ancora fermo sullo 0-0.

NELLA RIPRESA È UN ALTRO BOLOGNA - Come accaduto nel primo tempo, il Bologna approccia alla grande la seconda frazione di gioco. Il pressing alto riproposto dai rossoblù frutta un'occasione dopo appena quattro minuti di gioco: palla recuperata da Brighi e assistenza perfetta per Giaccherini, la cui conclusione mancina è troppo larga per centrare i pali della porta difesa da Donnarumma e troppo profonda per permettere a Taider di deviare il pallone in rete. 120 secondi più tardi, Giaccherini si trasforma in assist-man e offre a Diawara una palla invitante al limite dell'area, ma la conclusione del centrocampista guineano non è precisa. Il Bologna ora affronta il Milan a viso aperto, ma questo concede - come è normale che sia - spazi invitanti ai rossoneri: al 55', Mirante, Gastaldello e Masina murano ancora una volta le conclusioni di Niang e Honda sul cross basso di Bertolacci; una scena simile si ripresenta 5 minuti più tardi, quando il capitano rossoblù è decisivo sull'ennesima conclusione da dentro l'area di rigore di Bacca, imbeccato da un inesauribile Niang.

IL MILAN NON MOLLA, MA IL BOLOGNA TIENE - C'è bisogno di cambiare qualcosa e Donadoni non si fa trovare impreparato, sostituendo al 69' Rossettini (in sofferenza per le scorribande di Niang) con Ferrari. Un minuto più tardi, Giaccherini - servito proprio da Ferrari - spreca un'ottima occasione dal limite dell'area, calciando area. Nulla a confronto di quanto sprecato al 76' da Cerci: l'ala ex Toro, subentrato a Honda una decina di minuti prima, si incarta a tu per tu con Mirante (bravissimo a coprire lo specchio della porta, va detto), gettando alle ortiche l'ennesima invenzione di un Niang davvero ispirato e inspiegabilmente sostituito due minuti più tardi da Mihajlovic. Nell'occasione, oltre a Luiz Adriano fa il suo ingresso in campo anche Pulgar, scelto da Donadoni per sostituire un Diawara a corrente alternata.

APOTEOSI GIACCHERINI - Gli ultimi 10 minuti della partita sono tutti di marca rossoblù. La prima occasione capita sui piedi di Destro, all'80', ma la puntata dell'ex della partita è facilmente addomesticata da Donnarumma. Poco male, perché bastano altri due minuti al Bologna per passare: il Milan concede praterie in cui Taider si inserisce con piacere, il franco-algerino dà il la all'azione che Mounier impreziosisce con un cross al bacio per Giaccherini; la Pulce di Talla, dimenticata dalla difesa rossonera, ha tutto il tempo per stoppare il pallone e per infilare Donnarumma sotto le gambe, regalando al Bologna il vantaggio che si rivelerà decisivo. Il Milan non ha la forza di reagire, tanto che l'unica occasione prima del triplice fischio di Massa se la costruisce Destro al 90', con una bella accelerazione seguita da una conclusione non all'altezza della situazione. Il Bologna non paga l'errore e dopo quattro minuti di minuti può festeggiare una vittoria che vale il quindicesimo posto in classifica, con 7 punti di vantaggio dalla terzultima piazza occupata dal Frosinone e a 6 punti di distanza dal Sassuolo, sesto. Che sia l'inizio di un nuovo campionato? Una prima idea ce la faremo domenica, quando il Chievo farà visita al Dall'Ara, sfidando un Bologna che dovrà fare i conti con parecchie, pesantissime assenze.

Gli highlights e il match-report di Milan-Bologna