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Mihajlovic: “Ringrazio i medici, sono stati straordinari. Bologna? Sono incazzato”

Manuel Minguzzi

Domande della stampa

Il fatto che Mihajlovic sia famoso quanto è stato un vantaggio o uno svantaggio?

Cavo: "Non è stato pesante, il pregio della storia è stata la volontà di Sinisa di uscire allo scoperto e raccontare tutto. Questo ha acceso i riflettori su una malattia su cui serve conoscenza".

E' definibile una tempistica del percorso di guarigione?

"A 100 giorni non si può definire la guarigione dalla malattia, dopo 100 giorni si riducono i rischi dal trapianto. I tempi definitivi sono di cinque anni, ma già dopo due c'è la possibilità di ridurre molto i rischi di malattia".

Quanto la tempra di Mihajlovic ha aiutato

"Lo ha aiutato dal punto di vista psicologico, non si è fatto travolgere dagli eventi. Questo è un messaggio per tutti i pazienti, si può cadere ma ci si può rialzare. Conta lo spirito, non ho mai percepito da parte sua la minima incertezza sul fatto che noi oggi potessimo raccontare questa storia".

I donatori sono anonimo, finito il percorso ci sarà la possibilità di conoscere il donatore?

"Non è più possibile rompere l'anonimato, il paziente potrà dialogare tramite lettera con il donatore".

Cosa significa avere un sistema immunitario da ricreare?

"Se il donatore non ha avuto il morbillo, faccio un esempio, il donatore potrebbe riavere il morbillo. Infatti è in programma un impianto di vaccinazione dopo un certo periodo di tempo".

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