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Mihajlovic: “Ringrazio i medici, sono stati straordinari. Bologna? Sono incazzato”

Manuel Minguzzi

Dottoressa Bonifazi, colei che ha seguito le fasi del trapianto: "Per fare un trapianto occorre un donatore, lo abbiamo cercato in famiglia e sui registri. Si intende come un registro internazionale di donatori, che sono circa 5mila. Voglio ricordare a tutti voi che al Sant'Orsola c'è la sede regionale del registro donatori. Il trapianto non è un intervento chirurgico, c'è l'infusione delle cellule del donatore dopo che è stata fatta una chemioterapia. Serve uccidere tutto il midollo senza possibilità di riprendersi. Le cellule del donatore devono entrare in un midollo vuoto per attecchire. Le cellule del donatore possono fare due cose, riconoscere come estranee le cellule malate sfuggite alla chemioterapia e dall'altro possono scatenare la malattia del trapianto contro l'ospite. Per questo si fa terapia immunodepressiva. Tutto questo avviene in mesi. Noi oggi possiamo dire questo, la prima che c'è stato attecchimento, passo fondamentale, la seconda l'assenza ad oggi di complicanze cliniche e immunologiche. Il decorso post trapianto è stato regolare e le condizioni sono soddisfacenti. Devo ricordare che occorre cautela. I primi 100 giorni sono delicati perché stiamo ricostruendo un sistema immunitario. Il ritorno alla vita normare sarà graduale, valuteremo di volta in volta la possibilità di Mihajlovic di essere presente".

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