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Il Decreto Crescita dovrebbe restare in vigore per i calciatori: i club tirano un sospiro di sollievo?

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Il Decreto Crescita forse è salvo per la Serie A: rimane la tassazione agevolata per l'arrivo in Italia dei calciatori?
Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Nessuna stretta al Decreto Crescita per quanto riguarda i calciatori professionisti. La norma varata ieri dal Governo nella Finanziaria 2024 aveva lanciato un panico generale per i bilanci dei club di Serie A con una stretta sul Decreto Crescita, il quale consentiva alle società di godere di una tassazione agevolata (dal 45 al 25%) al momento del tesseramento di giocatori provenienti dall'estero che trasferivano la residenza fiscale in Italia. Si era parlato di una stretta a partire dal primo gennaio 2024 e retroattiva per i calciatori acquistati dopo il primo luglio 2023: di fatto sarebbero stati esclusi tutti i calciatori arrivati in Serie A nell'ultima sessione estiva di calciomercato. In realtà, come riporta Calcio e Finanza, la stretta sul Decreto Crescita non dovrebbe riguardare i calciatori professionisti grazie ad una postilla contenuta nella Finanziaria «Invariate le disposizioni per i ricercatori, professori universitari e lavoratori dello sport già previste».

Con questa frase, e l'aggiunta 'lavoratori dello sport', dovrebbe essere salvo il Decreto per i calciatori professionisti e soprattutto per i club, che altrimenti avrebbero dovuto cambiare le loro strategie future non potendo più contare su una tassazione agevolata a livello di bilancio. Lo sgravio  dovrebbe rimanere in vigore e le società professionistiche ne beneficiano con costanza dal 2019, quando all'interno del Decreto sono stati inseriti anche gli sportivi professionisti (non solo calciatori). Per ora, dunque, tutto resta immutato ma in molti spingono per toglierlo e lo considerano discriminatorio nei confronti dei giocatori italiani. Il dibattito proseguirà e i contatti con il ministro dell'Economia da parte dei club e della Lega Calcio sono costanti, ma per ora tutto dovrebbe restare così. Si cercherà di capire come costruire un percorso che possa mantenere a regime la norma. Nel caso venisse eliminato lo sgravio per i calciatori acquistati dopo il primo luglio per il Bologna sarebbero stati coinvolti i vari Ndoye, Calafiori, Beukema, Freuler e Karlsson.


 

 

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