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Il Bologna sogna ancora, dopo 26 anni è semifinale di Coppa Italia: Castro abbatte l’Atalanta, 0-1

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Il secondo tempo del Bologna è gagliardo, anzi gagliardissimo. Qualche rischio dietro c’è, l’Atalanta sfiora il vantaggio con Bellanova che di esterno trova il miracolo di Skorupski, ma i rossoblù giocano, attaccano, pressano e sprecano anche. Lykogiannis ha una palla al volo su sviluppi di corner ma spara alle stelle, stesso discorso di Moro, da poco entrato, che spreca da centro area. Poi c’è Rui Patricio, che mette la mano aperta su un destro di Pobega smarcato da Dallinga. Gasp cambia subito e si gioca le carte pesanti con Cuadrado, Samardzic e Maldini e proprio il colombiano impegna subito Skorupski. Poco dopo il neo entrato Brescianini ha una invenzione per Maldini, stavolta il figlio d’arte spreca calciando addosso al portiere. Nell’Atalanta dentro anche Posch, mentre Italiano si gioca la carta Castro che tempo due minuti bolla. Cross tagliato di Lykogiannis da punizione su trequarti, stacco imperioso dell’argentino su Patricio e 0-1 all’80’. L'Atalanta arremba e assalta, al 94' c'è una mischia in area ma il Bologna si salva. Il resto è storia, i rossoblù tornano in semifinale dopo 26 anni. E' festa per i 1500 al Gewiss Stadium.