© RIPRODUZIONE RISERVATA
Cambi all’intervallo per Montero che opta per Weah e Alcaraz per cercare di cambiare le sorti della partita. Non ci riuscirà subito, ma dopo sì. E’ il Bologna a dominare la scena e al 53’ mette il terzo, che sembra un sigillo. Ruba ancora la squadra di Motta sulla trequarti, poi si inserisce Calafiori che ricama di scavetto a batte Szczesny. Festa grande al Dall’Ara e una partita che sembra in controllo. Montero le prova tutte e va coi cambi offensivi e gli ingressi di Milik e Yildiz saranno decisivi. Il Bologna spreca invece il quarto quando Saelemaekers in contropiede non si avvede di Calafiori che si sarebbe involato verso la porta. E allora la Juve la ribalta in otto minuti. Tutto parte da un errore grossolano di Lucumi che al 76’ spalanca la porta a Chiesa, 1-3. Il Bologna perde per pochi minuti la bussola e all’83 c’è la punizione di Milik che infila il secondo. Serpeggia la paura al Dall’Ara e i fantasmi si materializzano due minuti dopo con un’altra brutta persa in difesa che permette a Yildiz di piazzare il destro che vale il tre a tre e la corsa di Montero sotto lo spicchio ospiti. I rossoblù rischiano di capitolare anche al 90’, ma stavolta Aebischer salva in extremis su Chiesa. A fine partita parte comunque la festa con il gioco di luci e squadra in campo con bandiera europea e maglia celebrativa. Non poteva mancare l'inno della Champions con un boato di tutto lo stadio. Ma che peccato, un successo avrebbe messo la ciliegina sulla torta alla stagione