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Fiorentina-Bologna, l’amarcord

Redazione TuttoBolognaWeb

L'11 marzo 1956 Fiorentina e Bologna pareggiarono 0-0 alla ventiduesima giornata del Campionato di Serie A, che entrò nella memoria collettiva della tifoseria viola poichè vide per la prima volta lo Scudetto cucito sulla maglia della squadra amata. I "gigliati" arrivarono primi in classifica con la bellezza di ben 20 partite vinte sulle 34 disputate, accompagnate da 13 pareggi ed una sola sconfitta, insieme alla miglior difesa del torneo (20 reti subite, a fronte delle 59 realizzate).

A proposito del reparto d'attacco, il protagonista assoluto fu il friulano Giuseppe Virgili: nativo di Udine, in quella stagione coronata dall'alloro nazionale, andò a segno 21 volte, trascinando così la sua squadra di trionfo in trionfo, come la doppia vittoria sul Milan vicecampione (2-0 esterno e 3-0 casalingo), il 3-1 rifilato all'Inter sul suo campo, le sei reti complessive inflitte alla Juventus (4-0 a Torino e 2-0 a Firenze), nonchè il 4-1 alla Lazio nell'ultima gara tra le mura della stagione. Alla fine della stagione, conquisterà la terza posizione nella classifica marcatori: davanti a lui lo svedese Gunnar Nordahl, autore di 23 centri con il Milan e Gino Pivatelli, che con la maglia del Bologna segnerà ben 29 gol, un record.

Giuseppe Virgili

Insieme a Virgili c'era anche l'italo-argentino Miguel Angel Montuori, che giocò nel capoluogo toscano dal 1955 al 1961, segnando complessivamente 79 volte ed entrando nel cuore dei tifosi. Purtroppo dovrà smettere di giocare a causa di un incidenti occorsogli durante un'amichevole contro il Perugia, quando una pallonata gli causò il distacco della retina con conseguenti disturbi visivi, che ne compromisero definitivamente le prestazioni atletiche.

Il portiere dei viola, invece, era Giuliano Sarti, bolognese di Castel d'Argile e che, paradosso, non giocò mai con il club petroniano, militando nella Fiorentina (1954-1963), dopodichè nell'Inter (1963-1968, con il famoso spareggio-scudetto del 7 giugno '64), per chiudere con la Juventus (1968-1970).

Giuliano Sarti

In difesa c'era Sergio Cervato, autentico beniamino del popolo gigliato, avendone indossata la maglia dal 1948 al 1959, passando poi a Torino (sponda bianconera, 1959-1961) e a Ferrara con la S.P.A.L. (1961-1966), raccogliendo ben 466 presenze complessive in Serie A e finendo anche nel giro della Nazionale, con la quale scenderà in campo 28 volte.

Altri elementi di grande spessore furono i centrocampisti Ardico Magnini, Francesco Rosetta, Giuseppe Chiappella e Guido Gratton, con quest'ultimo che giocò nella città medicea dal 1953 al 1960, diventando, insieme agli altri colleghi di reparto, una pedina fondamentale: morì nel tardo '96, ucciso da rapinatori che volevano derubarlo dell'incasso nel suo piccolo circolo tennistico. Da uomo forte quale era lottò con tutte le sue forze per sfuggire al tragico destino dovuto ai colpi violenti inflittigli dai malviventi, ma invano; verrà dichiarato morto alle 09:45 del 26 novembre e, sfortunatamente, i responsabili non verranno mai arrestati.

La tifoseria fiorentina gli tributerà un grandissimo onore accorrendo insieme agli ex compagni di squadra alla Chiesa di Santa Croce, mentre in campionato la compagine locale disputerà una gara con il lutto al braccio dopo l'osservanza del minuto di silenzio.

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