Un ambiente tranquillo che aiuta a fare bene
Questo Bologna gioca un bel calcio, prediligendo la fase offensiva rispetto a quella difensiva, perché si allena ogni giorno all’interno di un ambiente tranquillo che aiuta a fare bene. Non ci sono prime donne che rovinano lo spogliatoio, visto che tutti remano nella stessa direzione. Il fatto poi che la tifoseria sostenga la squadra sempre è il miglior viatico per continuare a essere un avversario difficile da affrontare per tutti i club della Serie A.
I rossoblù contro le big si esaltano di più
L’Inter sul campo di un Bologna agguerrito, che durante la stagione 2021-2022 non aveva niente per cui lottare, perse uno scudetto, un po' per demeriti suoi e un po' per la verve degli uomini allenati da Thiago Motta che non hanno mollato sino all’ultimo. Rispetto ad allora c’è stato però un grosso cambiamento, perché i felsinei adesso non solo non si chiudono più in difesa ma quando possono, attaccano con più uomini, cosa che non facevano quando in campo c’era Arnautović. La struttura fisica dell’attaccante austriaco e le sue caratteristiche tecniche presupponevano il lancio lungo, indispensabile per far salire la squadra e creare superiorità numerica. Con Orsolini e Zirkzee, duo d’attacco ottimamente amalgamato, ora è possibile fraseggiare, perché l’olandese più che un bomber d’area di rigore è un fine suggeritore per i compagni che si inseriscono partendo dalla mediana. Ed ecco spiegato perché Juventus, Napoli e Inter non sono riusciti a portare a casa i tre punti. Se il Milan invece c’è riuscito, anche abbastanza facilmente, è perché era inizio stagione, quando i rossoblù erano ancora un cantiere aperto.
Qualche parola sui nuovi arrivati
È vero, avevamo detto poco sopra che la forza di questo Bologna sta nel gruppo. Tuttavia, arrivati a questo punto – e soprattutto a questa classifica – qualche parola sui singoli è necessaria. In particolare, sui nuovi arrivati che hanno dato profondità a una rosa che fino alla scorsa stagione poteva dirsi incompleta. L’arrivo di Saelemaekers in prestito dal Milan è il colpo che permette all’allenatore di variare davanti, puntando su un calciatore che sa allargare il gioco partendo dagli esterni. Inserito a gara in corso può risultare decisivo. E con lui Calafiori, che in difesa contro l’Inter ha dimostrato di essere una sicurezza, vincendo più duelli e facendo ripartire l’azione. Forse è ancora troppo irruente, ma con il tempo migliorerà. Uno che può e deve migliorare è Freuler, che deve ancora adattarsi al calcio di Thiago Motta, perché l’intensità offerta in campo da sola non può bastare. Con più attenzione alla fase di non possesso potrà diventare un imprescindibile dell’11 titolare. Uno che potrebbe già oggi esserlo se confermerà i suoi strappi in contropiede è El Azzouzi, quell’innesto che serviva per velocizzare la manovra. Infine, una parola va anche a Ndoye, tra tutti i nuovi arrivati quello che è apparso più in difficoltà. Lo svizzero per fare bene dovrà giocare tranquillo, evitando il colpo d’effetto a tutti i costi che non si addice a questo Bologna così lineare nel modo di stare in campo eppure così efficace.
I punti di debolezza del Bologna
I rossoblù quest’anno stanno certamente stupendo, ma hanno alcuni punti di debolezza su cui devono lavorare se vogliono puntare all’Europa League. Per far sì che il salto di qualità risulti definitivo, per prima cosa è necessario che i mediani durante la fase di costruzione non vengano frenati dal primo pressing alto degli avversari. Quando succede, il Bologna si trova in difficoltà ed è costretto a un giropalla sterile tra difensori oppure a un lancio lungo in profondità che finisce per innescare le ripartenze rivali. Non solo: un’altra pecca ha a che fare con la linea difensiva che fatica a coprire quando viene attaccata sulle fasce da più uomini. Collegata a quest’ultima, c’è infine la difficoltà dei centrali di seguire i tagli degli attaccanti; se Ferguson non fa filtro di solito vengono a crearsi più pericoli in quella zona del campo. Grazie a buone individualità, un ottimo dinamismo di squadra e al lavoro di Thiago Motta sarà possibile fare ancora meglio rispetto a quanto visto sinora, magari già a partire dalla prossima partita contro il Frosinone. Nonostante i pronostici di agosto per nulla favorevoli i giallo-azzurri stanno regalando grandi gioie ai tifosi, grazie anche alla presenza in rosa di importanti individualità come Matías Soulé. Il centrocampista-attaccante in prestito dalla Juventus sarà l’osservato speciale in casa Bologna, che dovrà fare attenzione ai suoi inserimenti. Stessa cosa dicasi per il gioiellino Reinier, ex Real Madrid classe 2002 capace di rompere gli schemi. D’altronde la conquista dell’Europa passa anche attraverso incontri sulla carta più abbordabili; se così non fosse questo Bologna irresistibile contro le big occuperebbe una posizione di classifica ancora più interessante.
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