Spesso è stato identificato il 4-2-3-1 con il modulo riconoscibile del Bologna, ma in un calcio fluido e dinamico le cose possono variare. Soprattutto può variare il Bologna sulla base dell'avversario che incontra. Così, Thiago Motta ha varato a San Siro un modulo più vicino al 4-3-3, tenendo però un buon baricentro a metà campo nonostante la forza propulsiva dell'Inter.
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Che la partita sia stata di sacrificio si evince dalle mappe di calore che indicano dove una squadra ha agito in preponderanza all'interno del rettangolo di gioco, e il Bologna di Motta spesso è stato costretto ad arginare le sfuriate altrui, ma senza mai deragliare e tenendo il punto fermo su un baricentro fisso a metà campo. L'Inter, a sinistra, si è distribuita meglio tra difesa e attacco, mentre il Bologna ha dovuto difendere di più l'area.

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