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Mercato Bologna – Saputo ha cambiato strategia sulle cessioni? Capitolo entrate: gli aggiornamenti

Manuel Minguzzi

Sono quattro i fronti delle ultime ore: Arnautovic, Lyanco, Kolarov e Van Hooijdonk. Andiamo con ordine. L’attaccante austriaco attende di essere liberato dallo Shanghai, mentre con il Bologna è tutto fatto. Ingaggio noto da oltre 2.5 milioni di euro, due o tre anni qui più l'ultimo a Montreal e con la possibilità di sfruttare il Decreto Crescita. Cosa manca? Il via libera dei cinesi. Perché non arriva? Non è da escludere il fatto che Arnautovic stia chiedendo una buonuscita che magari i cinesi non vogliono concedere. Passiamo a Lyanco. C’è distanza tra richiesta (circa 9 milioni) e offerta (1 milione di oneroso più obbligo a 5). La volontà del calciatore è chiara e c’è margine per trattare, anche perché Cairo è entrato nell’ordine delle idee di cedere il brasiliano dopo due anni di resistenze e prezzi folli. Da Casteldebole trapela ottimismo. Capitolo Kolarov. Lo vorrebbe Mihajlovic, ma stavolta il Bologna nicchia di più rispetto ad Arnautovic e Lyanco. Ci sono in rosa Hickey e Dijks e solo a fronte di una uscita si libererebbe posto per un terzino. Poi l’ingaggio, e su questo fronte un extrabudget da 1.5 milioni di euro per un 35enne non sarebbe tanto consono alla strategia del Bfc, che contestualmente ha scelto di andare fuori parametri per Arnautovic. Chiusura con il figlio d’arte Van Hooijdonk. Piace al Bologna, è la classica operazione alla Bigon nel campionato olandese, ma non ancora chiusa. Da Casteldebole trapela un ridimensionamento della pista, ma può essere anche pretattica. Di sicuro, oltre Arnautovic, servirà una riserva al posto di Federico Santander (sul paraguaiano due piste turche).