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Buoni segnali dalla Coppa Italia, ora chiudere il mercato

Vittoria non banale a Pisa nel primo turno (tante di A hanno faticato), adesso caccia al mediano in sostituzione di Pulgar

Manuel Minguzzi

La vittoria al primo turno di Coppa Italia non è mai una cosa scontata. Si arriva con l'obbligo di vincere perché si è squadra di Serie A e si gioca contro formazioni che nulla hanno da perdere, anzi vogliono mettersi in mostra. In sintesi, vincere rappresenta una normalità, mentre una sconfitta aprirebbe i processi. Considerando la situazione attuale del Bologna, ovvero con un mercato ancora incompleto, la partita di ieri sera era semplicemente molto delicata.

La squadra di Miroslav Tanjga - con Mihajlovic comunque presente a distanza, discorso prima del match e colloqui continui con un collaboratore in tribuna - ha sbrigato la pratica con autorità e personalità, in trasferta e contro una squadra che aveva approcciato il match picchiando duro. Partita vera fin dall'inizio, poi il Bologna l'ha resa più da garbage time nella ripresa con i colpi da ko di Orsolini e Palacio, dopo l'iniziale vantaggio di Poli. La prima ufficiale dunque è stata buona, i rossoblù hanno creato tanto e segnato tanto, mentre dietro sono riusciti a mantenere la porta inviolata. Nulla da dire su una partita che il Bologna ha comandato meglio di come hanno fatto alcune sue rivali in Serie A. Il Brescia è stato addirittura eliminato a Perugia, l'Hellas, primo avversario in campionato, è stato sconfitto a domicilio dalla Cremonese, mentre la Samp ha dovuto rimontare a Crotone. Come avete visto di scontato non c'è nulla e forse la battuta d'arresto del Verona è uno svantaggio per i rossoblù che domenica si ritroveranno di fronte una squadra ancora più agguerrita di prima. Ma sull'atteggiamento di base del Bologna, in qualunque contesto, ormai non ci sono più dubbi.

E allora non resta altro che attendere gli ultimi colpi di mercato, in particolare a centrocampo, dove con la partenza di Pulgar e gli infortuni di Schouten e Dzemaili si è aperta una porta per Kingley. Il ragazzo della Primavera ha deciso di buttarsi a capofitto nello spazio sfruttando l'occasione, e per lui una conferma in pianta stabile in Prima Squadra sembra probabile. Ma è chiaro che il Bologna avrà bisogno di rinforzi in mezzo per il campionato e Sabatini è al lavoro per questo. Si guarda principalmente al Sudamerica dove gli obiettivi sono Cuellar e Dominguez, entrambi con un problema: sono extracomunitari e il Bologna deve liberare posti. L'indiziato è Godfred Donsah, ma una cessione in prestito con diritto di riscatto obbligherebbe i rossoblù ad acquistare con la stessa formula. Velez e Flamengo da questo lato sembrano non voler sentirci. Ecco perché il passaggio di Donsah al Cercle Brugge ha vissuto attimi di attesa, probabilmente perché il Bfc starebbe cercando di cedere il mediano a titolo definitivo in modo tale da poter prelevare con la stessa formula il sostituto di Pulgar: d'altronde soldi cash il Bologna ne ha ancora da investire.

Su questa partita si giocheranno gli ultimi acquisti del Bologna. Se si cederà a titolo definitivo Donsah ci sarà modo di chiudere in fretta per un sudamericano, altrimenti bisognerà continuare a trattare sperando in una formula in prestito con obbligo di riscatto. Sullo sfondo poi resta sempre l'olandese Hendrix, su cui non ci sarebbe nessun tipo di problema, ma evidentemente al momento non è una prima scelta. Tuttavia, sul mercato credo occorra fare una considerazione: se l'arrivo di Sabatini era da tutti considerato una garanzia, perché ora le cose dovrebbero essere viste in maniera diversa? Il guru sta lavorando per gli innesti che mancano e anche su Pulgar disse testualmente 'non ci faremo prendere in mezzo dal mercato'. Insomma, se Sabatini è la figura che mancava a questo Bologna cosa ha fatto cambiare percezione nell'ultimo mese? Il mercato è da sempre una brutta bestia e di certo non si poteva pensare che il Bologna producesse un acquisto ogni tre giorni come è stato a giugno. Ed è altrettanto chiaro che la situazione di Pulgar non lasciava tranquilli tifosi e dirigenza, infatti poi il ragazzo ha deciso di andarsene. Vediamo dunque come la società chiuderà le operazioni e poi si traccerà un bilancio, ricordando a tutti che Bologna sta vivendo una situazione particolare e di cui spesso ci si dimentica: l'assenza di Sinisa Mihajlovic.