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Bologna, ora prendi Sartori

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Bologna e Sartori in contatto, che sia la volta buona per svoltare?

Manuel Minguzzi

Archiviato il pareggio con l'Udinese e con alle porte la sfida decisiva, per l'Inter, di mercoledì, il Bologna ha la necessità e l'urgenza di pensare al futuro. Soprattutto con la presenza del presidente Joey Saputo in città.

I temi più stringenti per la piazza sono ovviamente relativi alla sfera tecnica - sappiamo che Saputo parlerà di stadio, di fatto ne deve costruire due (Dall'Ara e Fico Arena), ma il futuro sportivo è imminente e preminente rispetto a quello strutturale - per cui questo è il momento di decidere. Ballano i contratti di Riccardo Bigon e Sinisa Mihajlovic, con due situazioni, oggi, differenti. Il ciclo per entrambi sembra finito, ma sul mister è lecito aspettarsi un momento di stand by in attesa che esca dal suo ricovero ospedaliero. Per cui resta in bilico il futuro del direttore sportivo e Saputo, che un mese fa si era detto scontento di costi e risultati, sarebbe chiamato a decidere e agire. Nell'aria da un mese abbondante c'è il nome di Giovanni Sartori, ben predisposto ad investire il suo futuro lavorativo a Bologna.

Cosa sta succedendo? Ci sono dei contatti da qualche giorno a questa parte e mai come oggi è lecito parlarne con un fondo di verità assoluto: lui vorrebbe venire e il club, stavolta, avrebbe alzato una cornetta. Come finirà? Lo scopriremo alla ripartenza di Saputo ma oggi abbiamo una notizia: la pista c'è. E se una strada è in un qualche modo imboccata, perché non percorrerla fino in fondo in maniera convinta e decisa? Prendere Sartori vorrebbe dire mandare un messaggio chiaro: vogliamo provarci. Per farlo serve però affidargli carta bianca e piena autonomia, senza ripercorrere soluzioni miste ed eterogenee che non hanno generato in passato grandi risultati. Altri nomi? C'è sempre il fido Guido Angelozzi, che Fenucci conosce bene, motivo per il quale sceglierlo vorrebbe dire per l'Ad porsi in una situazione di esposizione mediatica maggiore, dall'altra parte affidarsi a Sartori metterebbe invece al riparo da critiche dato il curriculum e i risultati tra Chievo e Atalanta (Europa). Ecco, caro Bologna, dopo sette anni è il momento di diventare grandi e c'è davanti una grande occasione che dovrebbe essere sfruttata: Giovanni Sartori.