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Bani e i fratelli Vignato: nel calcio contano anche i rapporti

Ufficiale l'arrivo del difensore dal Bani Chievo, andrà a rimpolpare la panchina e forse ad aprire la strada ad un'altra operazione sui fratelli Vignato: i rapporti tra club sono importanti, ricordate il Bologna di Guaradli aiutato dal Verona di...

Manuel Minguzzi

Come sempre in questi casi, l'arrivo di un giocatore retrocesso porta l'opinione pubblica a dividersi. Ma vediamo i contorni dell'operazione che ha portato Mattia Bani a Bologna e i suoi possibili scenari futuri.

E' difficile pensare che il 25enne Bani, titolare al Chievo nell'ultima stagione e costato 2.5 milioni, possa considerarsi il sostituto di Lyanco. In primo luogo perché sono due giocatori molto diversi, Bani è un giocatore di fisico, strutturato e ordinato ma inevitabilmente lento e meno tecnico di Lyanco. In seconda battuta perché se Mihajlovic ha chiesto miglioramenti sul piano della qualità dell'undici titolare è difficile possa aver avallato Bani come perno difensivo. Per farla breve, il neo arrivato più che altro rappresenta una alternativa al 36enne Danilo, anche perché alle spalle del brasiliano c'è poco o nulla: ovvero Helande, Corbo e Paz o qualche terzino da adattare centrale. E allora si può pensare che Bani sia meglio di qualche riserva ora in rosa, di conseguenza un miglioramento e non per forza un depauperamento. E' logico che da qui in avanti ci si attende un bel colpo in difesa per completare il reparto.

Ma operazioni di questo tipo contano anche a livello di rapporti, cioè di scenari futuri che possono aprirsi o, se vogliamo, di 'favori' tra società. Il Chievo retrocesso, al netto del paracadute, non naviga in buone acque e i giocatori più appetibili possono essere prelevati da club di Serie A a fronte di un corrispettivo economico. Esempi? Oltre a Bani, ceduti Jaroszynski e Depaoli: il tutto aiuta ad iscriversi, se vogliamo dirla brutta. Se ci pensate, lo stesso accadde al Bologna quando al tramonto dell'epoca Guaraldi Setti venne a comprarsi Lazaros e Lotito spinse per il paracadute in Lega.

Ma in tutto ciò, rimarcando come il comunicato del Chievo sulla cessione di Bani sia ricco di carezze 'A nome di tutta la società A.C. ChievoVerona - si legge - il Presidente Luca Campedelli esprime un profondo ringraziamento al Presidente Joey Saputo e all’Amministratore Delegato Claudio Fenucci, per la buona riuscita di questa operazione di mercato, che si è svolta all’insegna di rapporti autentici e consolidati fra le due società', cosa ci guadagna il Bologna da una situazione del genere? Forse una corsia preferenziale per i fratelli Vignato.

Sono due i Vignato del Chievo, Emanuel, classe 2000 che ha già debuttato in A, e Samuel, considerato ancora più forte e nato nel 2004. Sono due profili seguiti da tanti club e che il Bologna aveva tentato di prendere a gennaio, ma il Chievo allora disse di no. Ora la situazione è diversa e, chissà, se io ti aiuto oggi tu mi aiuterai domani. Con 8-9 milioni potrebbero essere prelevati entrambi, anche se il mercato si è mosso, soprattutto il Milan che sta insistendo parecchio. Quindi l'arrivo di Bani può avere un duplice scopo,  da un lato a migliorare il comparto delle riserve e dall'altro a spalancare la porta a due dei migliori talenti italiani. Non c'è nulla di male nel prendere due piccioni con una fava, soprattutto perché nel calcio le anime candide non esistono.

In conclusione, magari tutto ciò è solo una suggestione e i Vignato non arriveranno, ma resta comunque l'arrivo di Bani che oggi, 24 giugno, non può dare un giudizio tranciante e definitivo sul mercato del Bologna. Una sessione che, occorre ricordarlo, si è aperta in modo molto attivo rispetto a tanti altri club con i riscatti di tre titolarissimi come Soriano, Sansone e Orsolini. Insomma, il Bologna è tutto tranne che immobile.

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