lo spunto

Tutti contro tutti sulla ripresa della Serie A: sarà decisione a maggioranza? E sull’anno solare…

Manuel Minguzzi

Qui nascono i primi problemi. Ci sono presidenti come Massimo Cellino che non vogliono ripartire, incuranti della crisi economica, dei mancati introiti, del mancato incasso dell'ultima tranche di diritti tv. 'Se si riprende io non schiero la squadra, vengano a Brescia a vedere cosa succede. Il Brescia sopravviverà e si riprenderà la Serie A', frasi che potrebbero essere viste come retoriche ma in effetti in quei luoghi l'ultima preoccupazione è il calcio. Lo stesso pensiero ce l'hanno i tifosi dell'Atalanta i quali, per rispetto verso i deceduti, non vorrebbero riprendere come nulla fosse, esultando ai gol, imprecando per un errore, ma sempre col pensiero di centinaia e centinaia di concittadini deceduti. Sull'altra sponda ci sono invece quelli che non vedono altra soluzione che ripartire. In prima battuta Lotito, pronto a far riprendere gli allenamenti in una Formello sanificata e con l'odore di Scudetto che ancora pervade le vie biancocelesti della città. Tra i contrari anche Urbano Cairo che invece ha paura di inficiare i calendari delle prossime stagioni sforando in estate.

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