lo spunto

Né Di Francesco né Cassano

Fantantonio si è proposto al Bologna, il tecnico neroverde è stato accostato oggi: nessuno dei due arriverà a Bologna

Manuel Minguzzi

Salvo clamorosi colpi di scena, Roberto Donadoni rimarrà sulla panchina del Bologna e Antonio Cassano vestirà colori che non saranno il rossoblù. Nella giornata di ieri Fantantonio ha parlato del Bologna, dicendo che il progetto lo intriga, quasi ad ammettere una sopraggiunta offerta di lavoro dall’Emilia. In realtà, non risulta nulla di tutto questo, Cassano non rientra nei piani del Bologna (il club punta ad uno spogliatoio di un certo tipo, aspetto già esistente e da non destabilizzare), inoltre è proprio la presenza di Donadoni a chiudere ogni tipo di ipotesi. I due, dai tempi di Parma, non si sono affatto lasciati bene e la presenza di uno esclude di fatto quella dell’altro.

Proprio sul futuro della panchina rossoblù oggi si è salita agli onori della cronaca la voce di un possibile interesse verso Eusebio Di Francesco. Anche in questo caso non dovrebbero esserci colpi di scena, Donadoni ha un contratto anche per il prossimo campionato e l’idea di Saputo, come noto, è quella di proseguire assieme. Solo se arrivasse una offerta interessante per il mister bergamasco ci potrebbe essere l’ipotesi di un cambio, ma di panchine affascinanti non ce ne sono tante. Dovrebbe arrivare una chiamata da Milan, Inter o Roma, tre club con allenatori in bilico, oppure un clamoroso scambio di allenatori con Donadoni a Sassuolo e Di Francesco qui. Situazione improbabile.

Ma un cambio in panchina sarebbe auspicabile per il futuro del Bologna? Dipende. Donadoni è un buon allenatore, è un nome conosciuto in ambito nazionale e internazionale e di sicuro sono aspetti a cui Saputo guarda con attenzione, dall’altro lato non si possono però negare le difficoltà sopraggiunte in questa stagione. Di Francesco e Donadoni sono due allenatori diversi: il primo a Sassuolo ha dovuto lavorare sulla crescita di tanti giovani e ci è riuscito, il secondo a Bologna decisamente meno, ma ha sempre portato a termine gli obiettivi di classifica fissati dal club. Il discorso, dunque, è molto semplice. Fermo restando che il cognome nel calcio conta, così come il curriculum, non si può certo pensare di sostituire Donadoni con un Nicola o un Corini qualsiasi, ma se si liberasse un bravo allenatore e che vanta già una qualificazione in Europa non si potrebbe rimanere insensibili. Ad oggi, dopo una stagione negativa, il cambio Di Francesco-Donadoni intrigherebbe. Sulla carta, perché non sussistono le condizioni per farlo. E siccome siamo tutti tifosi del Bfc, la speranza è che Donadoni il prossimo anno faccia un gran campionato con i rossoblù.

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