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Irrazionalmente coraggiosi

Manuel Minguzzi

Non avendo il Bologna patemi in ottica retrocessione, almeno sulla carta, si può produrre una stagione gagliarda e coraggiosa, ma anche irrazionale. Lo vuole la situazione di Mihajlovic, oggi il solito leone a bordo campo, lo vuole il dna della sua squadra: spregiudicata, offensiva, poco propensa a gestire risultati e ritmi, imprevedibile nel suo entusiasmo. Oggi si chiedeva il ritorno alla prestazione, quella che a Udine non si era vista, e tutto sommato c'è stata, pur con errori, ma anche con sfortuna perché i due gol laziali nascono da un rimpallo e una deviazione. Resta però un fatto: essere coraggiosi porta con sé anche un pizzico di fortuna, e la traversa di Correa ne è la prova. Abbiamo vissuto di noia per troppo tempo e Mihajlovic ha prodotto più emozioni in quattro mesi che tutti i suoi predecessori in tre anni. Oggi abbiamo sofferto, gioito, imprecato e trepidato, ma non è forse meglio assistere a partite del genere piuttosto che a 38 piatti spettacoli, sperando che un campionato finisca presto? La risposta a questa domanda è sì. Potrebbe il Bologna imparare a gestirsi meglio, a commettere meno errori e portare a casa qualche risultato in più? Anche qui la risposta è sì. Ma sapete che c'è? Con questo coraggio e questa mentalità ci sono le basi per imparare a farlo. E quando i rossoblù lo avranno imparato, saranno dolori per tanti avversari...

 

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