lo spunto

Floccari, Iturbe e Rigoni: tre acquisti pronti per il salto di qualità

Tre acquisti pronti per il mercato del Bologna, ecco chi potrebbe arrivare

Manuel Minguzzi

Il Bologna dice di essere concentrato sull'Empoli, ma in realtà Corvino lavora al mercato da metà novembre. E' la prassi per chi di mestiere ricopre il ruolo di direttore sportivo. Con lui di nomi ne escono tanti, ma vai a sapere quali sono quelli esatti e concreti…Scherzi a parte, il mercato di Corvino è composto di due fasi: gli obiettivi primari e quelli secondari. I primi rappresentano i desideri, i pezzi pregiati che - purtroppo - costano tanto. E' successo con Ilicic, Saponara, Giovinco, giocatori appetibili ma difficilmente raggiungibili. A differenza di allora, però, il Bologna può spendere sul mercato una categoria diversa, una ritrovata fiducia nell'attuale rosa e una posizione di classifica consona al nome che porta. Convincere ora qualche prezzo pregiato è più facile, ed è successo con Destro e Giaccherini ad esempio, ma dobbiamo tener in considerazione un aspetto: siamo in inverno, sta per iniziare il mercato di riparazione, una sessione in cui si offre poco e quel poco è costosissimo. Il motivo è semplice: i titolari non vengono mollati dalle varie squadre se non a cifre esorbitanti, gli unici che hanno licenza di trasferirsi sono le riserve, o i giocatori che trovano poco spazio. Difficile dunque occuparsi di obiettivi primari, se non nel caso si riesca ad arrivare ad un prestitaccio visto che Saputo, come sembra dalle dichiarazioni di Corvino, non ha intenzione di aprire troppo i cordoni della borsa.

Basiamoci dunque sui nomi di seconda battuta, giocatori caduti in disgrazia, attaccanti desiderosi di allungare i propri contratti, cambiare aria o semplicemente elementi ai margini nelle loro rispettive squadre. Via alla carrellata di nomi, un elenco concreto e poco basato sui sogni di fantamercato. In attacco, come sappiamo, c'è Floccari. E' praticamente tutto fatto, se solo il Bfc gli offrisse un biennale…Non sarebbe un'operazione 'corviniana' ma Floccari può comunque rappresentare un innesto credibile per il Bologna, può sostituire Destro se serve, può giocarci assieme e, soprattutto, non ne oscurerebbe la leadership offensiva. Non è il mio preferito, ma servirebbe. Dopo di lui c'è sempre Marco Borriello, giocatore forse più 'ingombrante' di Floccari ma probabilmente più incisivo. Da valutare due cose: la coesistenza con Destro e i costi dell'operazione. Infine, Calleri, attaccante argentino pronto a sbarcare in Europa in prestito al Bologna via Inter, anche se si tratta di un giocatore forte ma che deve ancora dimostrare tutto. E a gennaio non si può puntare sulle scommesse, a meno che queste non siano di proprietà e futuribili in maglia rossoblù. Nemmeno Pulgar è pronto, ma il Bfc può aspettarlo: Calleri dopo sei mesi se ne ne andrebbe…

Non solo attaccanti puri, perché al Bfc servirebbe un esterno offensivo. Giaccherini e Rizzo non riescono a fornire adeguate garanzie dal punto di vista fisico, entrambi sembrano accusare recidivi problemi muscolari e la coperta è ancora corta. Già sabato sera avremo un esempio della difficoltà del Bologna in quella zona di campo con Mounier unico giocatore di ruolo disponibile oltre a Falco che però non sta trovando spazio. Abbiamo inoltre compreso come Brienza risulti più decisivo e incisivo in una posizione più arretrata, anche perché non si può chiedere a un 36enne di coprire tutta la fascia in fase difensiva. Ecco allora che un acquisto servirebbe. Tre i nomi circolati, due impossibili uno difficile. Niang e Biabiany sono considerati incedibili da Milan e Inter, Iturbe invece potrebbe muoversi da Roma. Con quale formula? Difficile a dirsi, di sicuro la Roma vorrebbe monetizzare dopo averlo pagato quasi trenta milioni, ma cedendolo ora genererebbe una minusvalenza importante. Meglio farlo giocare altrove, consegnargli un habitat consono alle sue caratteristiche in modo tale possa riemergere dalle sue difficoltà e ritornare alla Roma con un valore di mercato rialzato. A giugno poi i giallorossi potrebbero tranquillamente cederlo. Siccome Corvino non ha chiuso alla politica dei prestiti, quello di Iturbe rappresenterebbe per il Bologna una garanzia negli ultimi cinque mesi di campionato. Il problema è che il Verona lo segue con insistenza da diverso tempo, e tornando in tema di habitat quello gialloblù sembra l'ideale per l'argentino. Stride il fatto che determinati giocatori preferiscano l'ultima della classe ad altre più quotate…ma sarà davvero così?

Chiusura sul centrocampo (in difesa occorre capire se Donadoni può recuperare, come sembra, Morleo, Mbaye e Krafth). Difficile comprendere ora cosa possa servire, l'esplosione di Diawara ha permesso al Bologna di tappare una falla importante in mediana, Amadou sa fare tutto e bene, questo ha tolto dalle rotazioni Crisetig che avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di regista. Il calcio moderno però impone non solo particolare attenzione sulla regia, ma in soprattutto sulla tattica. Il mediano centrale detta i tempi, non solo in fase di possesso palla. Diawara è bravissimo a far salire la squadra con il pressing oltre a fungere da diga davanti alla difesa. Ancora non sappiamo se Crisetig sarebbe in grado di fare altrettanto. Al fianco di Amadou possono giocare i muscoli di Donsah e Brighi, oppure la ritrovata determinazione di Taider, mentre con l'arretramento di Brienza il Bologna ha trovato anche un pizzico di qualità in più. La sensazione è che manchi una mezzala con qualche gol in canna, un centrocampista che sia bravo ad inserirsi in zona gol. Nocerino e Rigoni farebbero al caso del Bologna, due giocatori accessibili sia per situazione attuale che per costi. Nocerino non gioca al Milan, Rigoni è in rotta al Palermo. Quest'ultimo poi l'anno scorso segnò la bellezza di nove reti in campionato. Giocatori esperti, conoscitori della Serie A, della lotta salvezza: pronti subito. Ecco allora che con Floccari, Iturbe e Rigoni, il Bfc potrebbe completare un mercato oculato, con spese non folli per elementi in grado di dare una mano immediatamente. Non è detto arrivino, forse non stuzzicano molto l'appetito dei tifosi, ma siamo a gennaio e occorre fare di necessità-virtù. Non si chiama mica per caso 'mercato di riparazione'.