Ultimo, ma non ultimo, sarà poter giocare di nuovo in Europa il prossimo anno e con la coccarda della Coppa Italia sulla maglia. Perché in Italia, tra le tre che alzeranno un trofeo in stagione su venti squadre, ci siamo anche noi. Bologna caput mundi, dunque. Italiano non sarà più considerato un perdente, ma non lo era nemmeno prima vista la scalata dalla D alla A, poi i giocatori, che rimarranno per sempre quelli che hanno rimesso un trofeo al Niccolò Galli dopo 51 anni. Infine, il club che può coronare il suo percorso di crescita decennale con un epilogo da fantascienza. Vanno dati i meriti anche a Saputo, che ha mantenuto la sua promessa di ridare grandezza al Bologna e che ora può imbastire un progetto di lunga durata su questi livelli
lo spunto