lo spunto

Due brutte prestazioni a Udine: Bologna e Giua

Manuel Minguzzi

Premessa. Mi è piaciuto il fatto che la società abbia deciso di parlare a fine partita, perché con educazione è corretto fare sentire le proprie istanze, senza mancare di rispetto a nessuno pur sottolineando evidenti errori che, di fatto, hanno influenzato il risultato della partita. Chiaro, non è un alibi alla brutta prestazione rossoblù, giusto per evitare equivoci. Ma se si vanno a rivedere gli episodi, pure Rizzoli non sarà contento di Giua.

Gomito alto di Okaka su Denswil, l'attaccante era già ammonito, ma soprattutto intervento da tergo in scivolata di Samir su Skov Olsen al limite dell'area, a fermare, tra l'altro, una azione pericolosa. Lo stesso Samir, che è rimasto seduto per qualche secondo, sembrava consapevole del suo destino - di un secondo giallo chiaramente in arrivo - e chissà cosa avrà pensato quando ha visto che l'avrebbe scampata. E chissà cosa avrà pensato Rizzoli in tribuna. C'è poi un terzo episodio da rivedere, che contribuisce all'espulsione di Soriano dopo il novantesimo. All'ultimo assalto bolognese Giua ferma il gioco perché Ekong è dolorante a terra, ma poi non riconsegna il possesso ai rossoblù bensì all'Udinese, con un minuto e mezzo che se ne va. Alla fine l'unica chance prima che Giua fischi la fine è un rilancio disperato di Skorupski, di fatto provocando le ire dei giocatori rossoblù. Soprattutto quella di Soriano che, evidentemente, ne avrà detta una di troppo. Salterà la Lazio e forse pure la Juve. In sintesi, resta la brutta prestazione, senza particolari alibi, ma non sarebbe corretto glissare su due espulsioni mancate per gli avversari. Ora sotto con la Lazio, dove il Bologna dovrà dimostrare la propria capacità di reazione.

 

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