lo spunto

Dentro un attaccante e chiudiamo il mercato

Ancora una pedina da acquistare per il Bologna, sulla base di chi verrà potremo stabilire le possibilità reali della squadra.

Manuel Minguzzi

Il Bologna vittorioso contro il Crotone ci ha restituito una squadra capace di giocare al calcio, con le potenzialità per poter fare divertire i tifosi. Manca ancora qualcosa? Con l'arrivo di Dzemaili, solo una punta. Si parla tanto di Sadiq, giocatore che piace molto alla dirigenza rossoblù, ma in quel caso non sarebbe una aggiunta a quanto visto domenica, semplicemente un doppione di Destro, il suo sostituto naturale. Difficile pensare a Destro e Sadiq in campo assieme, fermo restando che il nigeriano è un ottimo prospetto. Ecco allora che se si pensa a qualcosa di più bisogna guardare al variegato mondo delle seconde punte o dei trequartisti. Troppo costoso Saponara, si potrebbe gettare lo sguardo su Pepito Rossi, ma trattare con Corvino sarà dura.

Si torna dunque sempre sullo stesso nome: Mario Balotelli. Donadoni ha dato sostanzialmente il via libera, è pronto a lavorare su Mario per rigenerarlo, ora il Bologna sonderà il terreno con Raiola e il Liverpool per capire se ci sono margini di manovra. Toccherà però anche a Balotelli decidere di rimettersi in gioco, sposare una realtà diversa da quelle che ha vissuto fino ad ora. Ai senatori del gruppo, eventualmente, inserirlo in uno spogliatoio sano, in cui non c'è spazio per balotellate. Se Mario viene qui con la giusta mentalità, quello del Bologna può sul serio definirisi un colpaccio di mercato, e dopo due gol anche i critici apprezzerebbero le doti dell'ex Milan. Certo, con Balotelli sai che puoi toccare le stelle ma anche le stalle, resta da capire se il gioco vale la candela. Serve dunque una punta, magari due, un sostituto di Destro (Sadiq) e una seconda punta, vista l'impossibilità di prendere Saponara. Chissà che il Bfc non ci regali un doppio colpo...

Chiusura con una riflessione tattica. Il Bologna, come dicevamo, è una squadra che sembra apprezzare la qualità di gioco, creare occasioni, verticalizzare e fraseggiare, ma ora dobbiamo scoprire se è rimasta quella compattezza difensiva dello scorso anno. Diawara non c'è più, ma il fatto che si sia comportato male non deve farci dimenticare le sue qualità in fase di non possesso palla, caratteristiche che forse nel Bologna non ha nessuno. Non le ha di certo Nagy, tecnicamente più abile ma fisicamente più debole, e questo potrebbe consegnarci un Bologna più spregiudicato, col rischio di subire qualche gol in più. La speranza è che davanti si superino di gran lunga i 33 dell'anno scorso.