lo spunto

Campionato finito, ora serve un grande risultato

Bologna salvo dopo 19 giornate, obiettivi minimi raggiunti: ora bisogna solleticare il pubblico del Dall'Ara

Manuel Minguzzi

Il Bologna si porta a casa i suoi tre puntacci dallo Scida e chiude i conti salvezza: con una partita ancora da giocare (interna contro il Milan) i rossoblù hanno ora 13 punti di vantaggio sulla zona calda in attesa delle partite di domani. Considerando il ritmo delle predestinate a retrocedere, già con 23 punti la quota salvezza è praticamente raggiunta. La pochezza dei bassifondi della Serie A.

Ancora una volta i rossoblù steccano l'appuntamento con la partita, atteggiamento rivedibile, qualità di gioco poco gradevole, imprecisione davanti, come al solito al Bologna serve la sveglia. Arriva da Donadoni nell'intervallo con una bella strigliata (ammissione di Dzemaili a fine partita), perché nel primo tempo meritavamo certamente di più i padroni di casa. Al Bologna è bastato mettere assieme due passaggi con una idea di calcio e tac: gol dopo sette minuti della ripresa. Per battere una delle ultime tre sono sufficienti venti minuti di discreta fattura, non di più. In termini numerici, tutti avrebbero fatto la firma per strappare sei punti in tre sfide consecutive fuori (con in mezzo la Juve) e l'obiettivo è di gran lunga soddisfacente. Se si vuole lo spettacolo probabilmente il Bologna non ne ha i mezzi, soprattutto senza Verdi.

Giunti salvi in porto dopo 19 partite, i ragazzi di Donadoni ora devono proseguire la loro marcia in un campionato che non propone più obiettivi. Serve mantenere un certo tipo di motivazioni, perché il pubblico del Dall'Ara - e i tifosi in generale - meriterebbe di divertirsi un po' ora che la squadra non ha l'ansia di raggiungere una quota simbolica di 40 punti. Mentre una volta con 41 si retrocedeva, ora si rischia di chiudere a sinistra. Dzemaili, ancora match winner, sempre in gol con le ultime tre, ha ammesso che probabilmente la squadra gioca tesa e imbalsamata per non si sa quale problema. E allora chissà che dopo questo successo, che raddrizza anche la classifica (rossoblù a due punti dalla zona sinistra), la squadra non possa complessivamente esprimersi meglio in un girone di ritorno che propone al Dall'Ara cinque sfide contro big. Fare qualche sgambetto davanti al proprio pubblico e contro pronostico potrebbe rigenerare un minimo di entusiasmo, perché a Bologna battere le dirette concorrenti è considerato semplicemente il minimo sindacale. Una cosa che non merita complimenti ma solo constatazioni, ma se invece si esce sconfitti i processi si aprono ancor prima del novantesimo. A detta di tanti è fin qui una brutta stagione, però il decimo posto è davvero vicino...

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