lo spunto

Basta rivincite con il ‘risultatismo’, ora il Bfc tenti l’ultimo salto di qualità

Manuel Minguzzi

Detto e ribadito che giustamente ognuno di noi può avere una opinione chiara sul Bologna di Saputo dopo cinque anni, è altrettanto evidente che prendersi rivincite dopo un successo parlando di ‘su e giù dal carro’, ‘oggi nessun striscione?’ o il classico ‘dove sono finiti i maigoduti?’ ha un senso talmente effimero tale da rasentare la famosa vittoria di Pirro. E poi sono cose che per me portano una sfiga tremenda. Detto ciò, il sottoscritto non crede che l’attuale gestione del Bologna sia tutta da buttare, ma da migliorare sì, quantomeno per dare una dimensione diversa a quello che sarà il finale del percorso di Saputo a Bologna (che ovviamente non so quando avverrà). La speranza è che ora il Bologna riesca ad infilare un buon filotto di risultati, ritornando a essere una squadra temibile da affrontare per chiunque, ma il calendario non aiuta e semmai dovessero arrivare due sconfitte con Juve e Milan ci ritroveremmo ad andare a Parma con le stesse sensazioni che avevamo prima di Genoa e Verona. Ecco perché il risultatismo continua a essere una mera rivincita personale.

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