lo spunto

Allacciarsi le scarpe

Ridotti a sette i punti di vantaggio del Bologna sulla zona calda, occorre riattaccare la spina per evitare sgradite sorprese

Manuel Minguzzi

Risultati pessimi in Serie A, se da un lato il Bologna perde al 92’ il Frosinone – con l’ex Frara – riapre i giochi salvezza allo scadere dopo che il Carpi aveva asfaltato il Genoa. Solo il Palermo non esce dalle secche ma fare punti allo Stadium era per loro impossibile.

La classifica dice che i rossoblù hanno sette punti di vantaggio sul Frosinone terzultimo: dopo sette giorni è stata annullata la totale tranquillità raggiunta dopo il pari di Roma. Ma è lecito farsi prendere dalla psicosi? Probabilmente no. Il calendario. Il Frosinone ha nell’ordine Chievo fuori, Palermo in casa, Milan fuori, Sassuolo in casa e Napoli fuori. Totale? Diciamo che i ciociari potrebbero chiudere a 37, con qualche biscotto in più a 40 ma è complicato. Il Carpi? Milan, Empoli, Juve, Lazio e Udinese. Considerando lo stato di forma ottimo dei biancorossi quota 38 può essere raggiunta, anche qualche gradino in più (40?) può essere scalato con qualche partita accomodante ma in ogni modo sembra molto improbabile che la quota salvezza ritorni sui 40 punti. Il Palermo invece si gioca tutto nelle prossime tre partite (nell’ordine Atalanta, Frosinone e Sampdoria) ma in ogni caso lo scontro diretto del Matusa toglierà punti ad una delle due squadre e in questo caso è difficile superare il Bologna. In sintesi, con tre punti il Bfc è salvo anche se forse a 39 o 38 si potrebbe acciuffare l’obiettivo finale. Il problema è che martedì si va a Napoli mentre il Frosinone rimane a Verona per giocare con il Chievo, una partita che potrebbe anche fornire sgradite sorprese ai rossoblù. E per fortuna il Carpi giocherà a San Siro contro il Milan, perché vedersi avvicinare due squadre contemporaneamente dal punto di vista psicologico fornirebbe qualche apprensione in più.

Ad ogni modo, solo il fatto che dopo essere stato il nono il Bologna ora ci obblighi di nuovo a guardare dietro, fare tabelle, pronostici su quanti punti possano bastare, rappresenta il sintomo lampante di una crisi ormai conclamata e profonda, di quelle da cui è complicato uscire e che forse obbligherà il Bologna a qualche puntaccio qua e là per racimolare il bottino minimo sufficiente per ottenere la salvezza. Ecco allora che occorre davvero allacciarsi le scarpe, perché dopo diversi match point falliti non deve subentrare il braccino corto, soprattutto poi se la mente si è scollegata definitivamente da quell’atteggiamento gladiatorio che ci aveva fatto esultare e annunciare ad un Bologna ritrovato tra le grandi della Serie A. Ma se i rossoblù non riescono nemmeno a portare a casa una partita dai toni accomodanti – come successo sabato - rischiano di riaprire discorsi che sembravano ormai archiviati nello scaffale degli annali statistici. Se ce ne fosse stato bisogno, il primo campanello d’allarme deve spronare Casteldebole sul mantra ‘testa bassa e pedalare’, le guerre interne o le vacanze anticipate possono costare caro. E dopo Saputo chi lo sente?

tutte le notizie di