la voce del tifoso

Gattusismo, ad avercene

di Rosanna D'Atri

Redazione TuttoBolognaWeb

Il recente flop della nazionale ha fatto rimpiangere gente che con i piedi ci sapeva fare e che ha esportato stile in tutto il mondo, ma come sempre accade, la base arroccata a protezione dei migliori, quelli che ti fanno vincere pur non avendo idea di cosa sia la tecnica pura perché mettono fuoco al posteriore dei campioni, nel resto della loro carriera nel mondo dello sport trasferiscono ai propri giocatori l’altro tipo di stile. Ebbene, domenica abbiamo assistito a tutto questo. Un Milan in palese difficoltà, che ha giocato a “calcio” circa 15 minuti su 90’, che porta a casa una partita solo ed esclusivamente con la grinta che contraddistingue le provinciali di una volta e tratto distintivo del suo nuovo allenatore.

Sì, il Bologna ha fatto una gran partita. Sì, Destro ha giocato discretamente. Sì, Verdi fa gol da tutte le parti e con tutti gli arti inferiori che ha. No, questa partita non la puoi perdere per mancanza di cattiveria. Io per prima ho difeso la “signorilità” stilistica di Donadoni, perché in fin dei conti se vai a San Siro e metti sotto il Milan per quanto morto che sia, è sempre San Siro e l’impronta del tecnico si vede nei movimenti in campo ma quando vai a fare i conti con la realtà non puoi evitare di mettere in discussione il tuo pensiero. Se Gattuso si gira e “minaccia” i suoi in panchina non vuol dire che automaticamente vinci la partita, vuol dire che stai cercando, escludendo la tecnica pura, di provocare una reazione che in settimana devi mettere in pratica per fare in modo di non dover urlare per forza in quei 90 minuti. Ecco, ho sempre pensato che Donadoni tutto questo lo facesse durante il lavoro quotidiano e che non avesse bisogno di ripeterlo con forza in partita ma forse, e dico forse, sono i giocatori che non recepiscono né in settimana né in quel momento e la tanto agognata “fotta” che vorremmo vedere la possiamo solo sognare per ora.

Ringhio ha fatto il suo, come un cane all’osso non li ha mollati un attimo, ha costretto i suoi a prendersi delle responsabilità caratteriali in quel rettangolo di gioco e gli è andata bene. Sono convinta che Musacchio rimpiangerà di non aver fatto fallo su Destro nell’occasione del gol, non sono altrettanto convinta che i singoli errori di motivazione commessi dalla squadra rossoblù verranno presi in considerazione per fare un ragionamento più ampio. Se torniamo a due settimana fa, alla prestazione contro la Samp, un dieci per l’approccio ha fatto ben sperare ma poi in casa con il Cagliari tutto rimesso in discussione. L’altalenante prestazione nel posticipo di domenica cosa lascia in eredità per affrontare la Juventus? Altra squadra che, fin ad ora, non ha mostrato la solidità che ha avuto negli ultimi anni.

Se il Bologna mette un po’ di “ Gattusismo” in campo può fare la sua partita senza doversi preoccupare di imbarcare gol, in caso contrario un approccio simile a quello visto contro il Milan può provocare una catastrofe perché se i bianconeri segnano, difficilmente concedono a una squadra obiettivamente inferiore sulla carta di rientrare in partita. Se per altri campi della vita vale la frase fatta “In Media Stat Virtus”, di stare sempre a metà classifica anche in un campionato in cui il salto di qualità lo possiamo fare, inizia a stare pesantemente sullo stomaco anche a me che ho una pazienza infinita e una riconoscenza meritocratica verso questo tecnico.