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Zirkzee e Calafiori: la doppia partita del mercato del Bologna

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Inevitabilmente si passa da queste due strade per il mercato del Bologna. Se i due venissero ceduti servirebbe trovare due rimpiazzi pronti oltre alle idee già in essere per migliorare la rosa, se invece restassero Italiano avrebbe già una ottima base da cui ripartire. Di Ioannidis si sa già tutto (costa almeno 25), mentre per la difesa il nome nuovo è Sepp van Den Berg. Poi c'è il resto. Sulle fasce Holm è una operazione fatta ma il Bologna non è tagliato fuori da Gosens nonostante le notizie uscite ieri dal Portogallo che lo davano vicino al Benfica. A centrocampo ci si penserà un po' più avanti con tanti nomi in ballo, partendo da Tessmann, passando per Rodrigo Nestor, Thorstvedt e Suslov. Attenzione anche agli esterni di attacco. Rimarranno Karlsson, Ndoye e Orsolini, più Odgaard che può fare tutto, ma con l'uscita di Saelemaekers potrebbe esserci nella seconda parte di mercato un nuovo innesto. Attenzione a Calvin Stengs del Feyenoord. Insomma, prima ci sono da sbrigare le questioni principali, poi verrà da sé il resto con le 'sartorate' che sono sempre dietro l'angolo. Chiaramente, se il Bologna uscisse da questo mercato con la forza di esser riuscito a trattenere Zirkzee e Calafiori assumerebbe ancora più credibilità e autorevolezza, mandando un chiaro segnale alla Serie A e all'Europa. E con 50 partite da fare a Italiano servirà una rosa lunga, profonda e di qualità. Va ricordato che nella sua esperienza a Firenze ha sfornato oltre 140 formazioni diverse. La differenza con Thiago, che amava rose corte, parte proprio da qui.


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