Riccardo Calafiori è invece la trama più lineare. C'è un forte interessamento della Juve e una forte resistenza del Bologna. Da più parti si narra che Calafiori vorrebbe continuare a farsi allenare da Motta, ma la palla è in mano al Bologna che può fissare, a differenza di Zirkzee, un ipotetico prezzo di vendita. Per prima cosa, però, toccherà a Vincenzo Italiano sondare direttamente gli umori del giocatore al rientro al lavoro dopo gli Europei e un po' di vacanza. Capire se Calafiori è intenzionato a restare qui di buon grado o con il muso lungo fa tutta la differenza del mondo. Sembra un po' 'Se scappi ti sposo', perché a oggi né Juve né Bologna possono dirsi certe di averlo con sé il prossimo anno. La situazione, come detto, è chiara. Il Bologna ha fissato un prezzo, che è di circa 50 milioni, ma c'è una forte resistenza verso la Juventus dopo la brusca uscita di scena di Thiago Motta e il modus operandi di Giuntoli che evidentemente piace poco. Più volte è trapelato un 'mai alla Juve', ma si sa che in tema di mercato a incidere è il tenore delle offerte. Di sicuro, 50 milioni oggi non sono spendibili dalla Juventus che infatti può fermarsi al massimo a 20-25 con qualche contropartita tecnica: no del Bologna. Niente Kean, siete Nicolussi Caviglia, niente di niente se non eventualmente cash, ma Saputo è decisamente risentito per il comportamento di Thiago e anche questo può fare una grande differenza. Curioso, poi, vengano considerate eccessive le valutazioni poste in essere per Calafiori, poi se Gatti o Huijsen vengono valutati 30 milioni pazienza...
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