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Restyling Dall’Ara, la situazione

Si cerca un equilibrio tra le parti in causa: dal punto di vista economico ed istituzionale

Manuel Minguzzi

La sensazione è che la possibile cessione di Simone Verdi stia passando in secondo piano.

A Casteldebole c'è la massima concentrazione sulla vicenda restyling del Dall'Ara, anche perché entro gennaio Joey Saputo dovrà consegnare la lettere d'intenti che il Comune attende da un paio di mesi. Si cerca un equilibrio tra le parti in gioco. Il gruppo Ece è pronto a investire 200 milioni di euro sui Prati di Caprara - 25 sul Dall'Ara a determinate condizioni - un contributo comunque fondamentale per le sorti di tutto il progetto. I tedeschi chiaramente metteranno sul piatto tanti soldi e, giustamente, hanno anche alcune richieste da sottoporre alle parti in causa. Gli altri attori sono Joey Saputo, che ha fissato un esborso per quanto riguarda il restyling del Dall'Ara e cerca una quadra sulla percentuale rimasta scoperta (più di una certa cifra, comunque importante, non metterà) e il Comune, che attende un progetto definitivo. Il Bologna dovrà dunque trovare un equilibrio economico-istituzionale tra sé (più altri partners sulla ristrutturazione del Dall'Ara), il gruppo Ece e il Comune. Resta dunque il fatto che se non arriverà la lettera d'intenti entro questo mese, il progetto rischia di naufragare definitivamente. Lo testimonia il fatto che nelle ultime ore i rappresentanti di Ece hanno affermato che è tutto nelle mani del presidente del Bologna: una volta che si sarà mosso lui si muoveranno gli altri. Oltre a tutto questo c'è il fatto che la legge è cambiata e di conseguenza anche il progetto ha dovuto subire modifiche: si è partiti con una idea nei primi due anni ma alcune cose, giocoforza, sono state soggette a variazioni. Per questo motivo il ritorno il 19 di Joey Saputo sarà fondamentale, forse proprio una vera dead line per il progetto. Equilibri istituzionali e quadra economica, risolto questo il restyling prenderà vita, altrimenti rischierà di essere un progetto destinato a finire nei cassetti di qualche sogno nascosto.