Playoff e playout: il Bologna rischia di non esserci

L'obiettivo in casa rossoblù, dichiarato nell'ordine pubblicamente da Sansone, Soriano, Poli, Fenucci e Saputo, e intimamente a Casteldebole da Mihajlovic, è l'Europa. Due punti dal settimo posto, cinque dal sesto: con un finale di stagione concreto i rossoblù hanno il diritto di provarci nonostante sia necessario quasi raddoppiare la media punti ottenuta finora. Ma per Scudetto e retrocessioni, in caso di playoff, il discorso è diverso.

Tornando ai criteri di Gravina, in ottica titolo di campione d'Italia, probabilmente il playoff potrebbe essere ristretto alle prime quattro squadre, magari con coefficienti che assegnino un vantaggio alle prime due (Juve e Lazio) per mitigare il fatto che a porte chiuse non sarà possibile considerare il fattore casa. Qualcosa di simile ai playoff della B, ma più accentuato, in cui la posizione di classifica migliore fornisce un vantaggio (e il Bologna ne sa qualcosa con Avellino e Pescara). Difficile, dunque, che il Bologna finisca nelle prime quattro.

In ottica retrocessione il playout potrebbe addirittura riguardare due squadre, la terzultima e la quartultima, dando per retrocesse le ultime due. La seconda via sarebbe quella di stampo 'fenucciano', cioè un playout tra la terzultima della A e la terza della B. Anche in questo caso il Bologna non verrebbe toccato dalla vicenda. Insomma, se i tifosi rossoblù sognano davvero l'Europa devono sperare che il campionato riprenda regolarmente e che arrivi alla 38esima giornata, a meno che Gravina, anche in ottica qualificazione alle coppe europee, scelga il playoff piuttosto che l'algoritmo o la media punti con la classifica bloccata al momento dello stop. Difficile. Non resta dunque che tentare un finale come quello di un anno fa, peccato però che il calendario sia più complicato e meno infarcito di partite abbordabili in casa. Ma per ottenere questo possibile e straordinario risultato servirà soprattutto grande tempra mentale, e qui il Bologna parte decisamente avvantaggiato. Perché? C'è Sinisa Mihajlovic.