lo spunto

Non c’è del marcio in Danimarca. Odgaard gonfia la rete, Dominguez incanta: Bologna sogna di nuovo

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Al Bologna mancava dunque la vittoria contro una big, oggi la Fiorentina lo è, e il fatto che sia arrivata in scia a un trend di crescita costante conferma quanto Italiano si stia prendendo il gruppo e la città. Partito in mezzo a diverse critiche, il tecnico sta trovando la sua dimensione e la sta trasferendo alla squadra, che ora ha una identità marcata, fatta di pressione e aggressione, ma anche di idee e linee di gioco. Insomma, basta paragoni con il passato. I tre punti permettono ai rossoblù di tenere nel mirino la Fiorentina e forse qualche altra, aspetto fondamentale perché il treno europeo viaggia veloce, così c'è una candidatura bella forte per inserirsi se qualcuna davanti dovesse iniziare a steccare. Non era banale pensarlo a inizio stagione con due partenze dolorose e l'assenza di Ferguson, mentre oggi c'è una realtà diversa, che sembra far fiorire nuovamente il Bologna verso posizioni ambite, pronti ad attaccare al primo passo falso altrui. E peccato per quei due punti di Torino, altrimenti il buon Thiago sarebbe stato riacciuffato del tutto. Non c'è da pensarci e sporcare la festa di un Dall'Ara con le sue solite luci e i grandi Dalla e Cremonini. Che sì, rendono tutto emozionante come una volta.


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