Ma è solo una questione di secondi o c’è dell’altro? Analizzando bene la partita, tolti i 2 legni colpiti, Terracciano nei 96 minuti totali, ha a referto zero parate grazie ai zero tiri in porta del Bologna nello specchio. Solo due tiri fuori dallo specchio e nulla più. In 10 con un uomo in meno, si cambia giocoforza schema ma così remissivi, alla lunga un errore in difesa lo commetti. Se non tenti mai di uscire, di riprendere un po’ fiato dalla pressione avversaria, prima o poi un gol lo prendi. Siamo testimoni di un Bologna-Milan di donadoniana memoria dove il Milan con 2 uomini in meno, all’ultimo minuto vinse addirittura la partita. Resta un caso praticamente unico ma ricordo che il Milan non rinunciò mai a ripartire quando ci fu occasione. Era già tanto se portava a casa uno 0-0. Manca un po’ di convinzione nei propri mezzi e forse anche un po’ di cattiveria agonistica. Barrow dopo il girone di andata si è perso, Orsolini resta dentro alla partita solo a tratti, Soriano con Arnautovic, non riesce a trovare quelle giocate quando al posto dell’austriaco c’era Palacio che gli apriva più spazi, gli faceva altri movimenti. Appena 3 assist e nessun gol per Il fantasista rossoblu. Oramai, con l’ennesimo finale da dodicesimo posto o giù di lì, si finisca in fretta questo campionato e si faccia subito il punto per vedere se cambiare qualcosa alla radice. Saputo dal Canada ha mandato segnali non proprio pacifici. Con l’Atalanta potrebbe essere in tribuna e fare già il punto della situazione per la prossima stagione. Capire se Bigon e Mihajlovic per esempio abbiano fatto il loro tempo o se sia il caso di attuare diverse strategie di mercato che non siano sempre i giovani da valorizzare, puntando magari su un paio di operazioni alla Arnautovic per intenderci, giocatori già nel pieno della loro carriera, un paio di profili tra i 28 e 32 anni. Si perché non può essere solo una questione di secondi.
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